Mimmo Russo, ex consigliere comunale di Palermo e membro di Fratelli d’Italia, è stato arrestato per voto di scambio politico-mafioso
Martedì l’ex consigliere comunale di Palermo Mimmo Russo è stato arrestato con le accuse di voto di scambio politico-mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo.
Russo ricopre incarichi politici locali da una trentina d’anni: negli anni Novanta fu consigliere di circoscrizione, e dal 2001 al 2022 è stato consigliere comunale di Palermo con vari partiti di centrodestra (Alleanza Nazionale, Movimento per l’Autonomia e Azzurri per l’Italia). Dal 2017 fa parte di Fratelli d’Italia, con cui nel 2022 si era candidato per il consiglio comunale di Palermo, ma non era stato eletto.
Oltre a Russo, nella stessa inchiesta sono indagate altre due persone: Gregorio Marchese, figlio di Filippo Marchese, boss della famiglia mafiosa del quartiere Corso dei Mille di Palermo, e Achille Andò, un consulente d’azienda: sono stati messi entrambi agli arresti domiciliari.