Le indagini sull’incidente in cui sono morti due carabinieri, in provincia di Salerno
Nel weekend un SUV ha travolto una volante in cui c'erano un agente e un appuntato, la conducente Nancy Liliano è indagata per omicidio stradale
Tra lunedì e martedì sono emerse maggiori informazioni sull’incidente stradale dello scorso sabato, il 6 aprile, avvenuto in provincia di Salerno e in cui sono morti due carabinieri che erano in servizio. Si sa qualcosa in più anche sulla persona ritenuta responsabile: Nancy Liliano, una donna di 31 anni che in passato era stata coinvolta in vicende relative al traffico di stupefacenti. Adesso è indagata per omicidio stradale.
L’incidente si è verificato nella notte tra sabato e domenica lungo la strada statale che collega i comuni di Eboli e Campagna, in provincia di Salerno, in Campania. Le cause non sono ancora del tutto chiare, stanno circolando ricostruzioni leggermente diverse. Il Corriere della Sera ha scritto che un’auto dei carabinieri con a bordo tre agenti stava uscendo da un’area di servizio per immettersi sulla strada statale: a quel punto un’altra auto, un SUV Range Rover bianco che arrivava ad alta velocità dalla direzione opposta, ha travolto l’auto dei carabinieri. L’agenzia Ansa ha scritto invece che la volante stava svoltando a sinistra prima di essere colpita dal Range Rover, proveniente da destra.
Nell’impatto sono morti due agenti, il maresciallo Francesco Pastore di 25 anni e l’appuntato Francesco Ferraro di 27 anni, entrambi di origini pugliesi, che erano seduti sul lato del passeggero e sul sedile posteriore. È sopravvissuto invece il conducente, il maresciallo Paolo Volpe, che è stato portato in ospedale. I tre erano in servizio alla stazione di Campagna.
Nell’incidente è stata coinvolta anche una terza auto, che stava viaggiando verso il luogo dello scontro e non è riuscita a fermarsi in tempo. Alla guida c’era un uomo di 75 anni che è sopravvissuto ma è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravi. A bordo del SUV c’erano una ragazza di 18 anni e Liliano, che guidava, entrambe ferite e portate in ospedale. Liliano inoltre sarebbe risultata positiva ai primi test che rilevano la presenza nel sangue di alcol e sostanze stupefacenti (in particolare cocaina), ma per avere la conferma serviranno ulteriori test che faranno da controesame.
Secondo l’Ansa a Liliano è stato notificato l’avviso di garanzia per omicidio stradale e lesioni personali stradali, e le è stato sequestrato il veicolo. L’avviso di garanzia (il cui nome corretto è “informazione di garanzia”) è un atto che viene inviato alla persona indagata quando il pubblico ministero deve compiere degli atti di indagine a cui il difensore ha diritto di assistere, per esempio degli interrogatori, delle perquisizioni o degli accertamenti tecnici irripetibili.
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Nel 2019 Liliano era stata sottoposta a misure cautelari, insieme ad altre 14 persone, nell’ambito di un’indagine iniziata nel 2015 e relativa a vari reati, tra cui l’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Patteggiò tre anni di reclusione: rimase agli arresti domiciliari fino al 2020. Il caso coinvolse anche alcune persone ritenute legate alla ’ndrangheta.
Martedì 9 aprile sono stati celebrati i funerali di Pastore e Ferraro, rispettivamente a Manfredonia (Foggia) e a Montesano Salentino (Lecce). Nel comune di Campagna è invece stata dichiarata una giornata di lutto cittadino.