Tre persone sono morte in un’esplosione in una centrale idroelettrica
È successo martedì nel bacino di Suviana, sull'Appennino bolognese: ci sono almeno cinque persone ferite e altre quattro disperse
Martedì intorno alle 15 c’è stata un’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi, di proprietà dell’Enel, nel bacino di Suviana, sull’Appennino bolognese. Secondo l’ultimo bilancio fornito dalla prefettura di Bologna ai giornali tre persone sono morte, altre cinque sono state ferite in maniera grave e quattro sono ancora disperse (in un primo momento la prefettura aveva parlato di quattro morti). Le operazioni di soccorso sono complicate dal fumo che sale dai locali interessati e dal fatto che l’incidente sia avvenuto sotto il livello dell’acqua.
Come ha spiegato Marco Masinara, il sindaco di Camugnano (il comune che ha competenza per la sponda del lago dove si trova la centrale) tutta la centrale si trova sotto il livello dell’acqua, a circa trenta metri di profondità. Il comandante dei vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici, intervistato da ÈTV-Rete 7, ha detto che l’esplosione sarebbe avvenuta al piano meno nove, dove si trovano i trasformatori elettrici. Masinara ha fatto sapere che i soccorsi sono complicati dal fatto che nell’ottavo piano interrato è entrata molta acqua.
Secondo la prefettura di Bologna a innescare l’incendio sarebbe stato un generatore collegato a una turbina. Il prefetto, Attilio Visconti, ha detto all’ANSA che sembra che nella centrale fossero in corso interventi di manutenzione, aggiungendo che i cinque feriti sono stati trasportati negli ospedali di Parma, Cesena, Forlì e Pisa. Sempre Visconti ha detto che in totale i lavoratori coinvolti nell’incidente sono stati 12, quasi tutti di ditte esterne tranne un ex dipendente di Enel che lavorava come consulente.
Enel ha cominciato a fare verifiche e ha fatto sapere che la produzione nell’impianto è stata fermata, ma che non si prevedono disagi nella fornitura del servizio elettrico. Nel frattempo a causa del disastro Cgil e Uil hanno indetto per giovedì 11 aprile uno sciopero di otto ore rivolto a lavoratrici e lavoratori di tutti i settori in Emilia-Romagna.