Raffaele Gallo, capogruppo PD nel Consiglio regionale del Piemonte, si è ritirato dalle regionali dopo che suo padre è stato indagato

Raffaele Gallo
Raffaele Gallo (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

Raffaele Gallo, capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio regionale del Piemonte, ha ritirato la sua candidatura da capolista alle elezioni regionali previste per l’8 e il 9 giugno. Gallo si è ritirato dopo che questa settimana suo padre, Salvatore Gallo, è stato indagato assieme ad altri per corruzione elettorale, estorsione e peculato, nell’ambito di un’ampia inchiesta su alcuni appalti per la costruzione di varchi autostradali.

Salvatore Gallo è un importante esponente del Partito Democratico piemontese, e l’indagine nei suoi confronti è diventata molto discussa dopo la pubblicazione da parte di alcuni giornali di stralci di intercettazioni, depositate agli atti dell’indagine, da cui sembra che Gallo promettesse regali e benefici in cambio di preferenze elettorali.

Raffaele Gallo, il figlio, non è tra gli indagati e al momento è estraneo all’indagine. Nonostante questo è citato in alcune intercettazioni, e la dirigenza del Partito Democratico, anche a livello nazionale, ha fatto pressioni per il suo ritiro. «A tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno», ha scritto Raffaele Gallo in un comunicato.

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