Peter Pellegrini sarà il nuovo presidente della Slovacchia
Il candidato filorusso e sostenuto dal governo populista e di destra del primo ministro Robert Fico ha vinto il ballottaggio delle elezioni presidenziali
In Slovacchia, dove sabato si è votato al ballottaggio delle elezioni presidenziali, è stato eletto Peter Pellegrini, il candidato sostenuto dal governo filorusso e populista guidato dal primo ministro Robert Fico. Pellegrini ha ottenuto il 53 per cento dei voti, mentre l’altro candidato, l’europeista Ivan Korcok, ex diplomatico negli Stati Uniti ed ex ministro degli Esteri, ha ottenuto il 46 per cento. Entrerà in carica da giugno, quando prenderà il posto della presidente attuale, Zuzana Čaputová.
In Slovacchia il presidente ha un ruolo soprattutto cerimoniale, benché con alcune funzioni di controllo del governo. L’attenzione nei confronti delle elezioni presidenziali era però molto alta per il loro valore simbolico: la vittoria di Pellegrini significa, di fatto, un ulteriore spostamento del paese su posizioni sempre più ostili nei confronti dell’Unione Europea e vicine alla Russia.
Pellegrini è un economista, ha 48 anni ed era stato primo ministro della Slovacchia dal 2018 al 2020. Durante la campagna elettorale ha molto parlato, tra le altre cose, della guerra in Ucraina, con argomenti molto vicini alla propaganda russa: ha accusato il suo avversario Korcok, favorevole all’invio di armi a sostegno della difesa ucraina, di essere un «guerrafondaio» e di voler inviare soldati slovacchi a combattere in Ucraina (un potere che il presidente della Slovacchia non avrebbe). Pellegrini si insedierà il prossimo giugno.
Al primo turno Korcok aveva vinto con un margine di circa il 5 per cento, ma al ballottaggio la competizione era più serrata: è probabile che a Pellegrini siano andati i voti ottenuti al primo turno da Stefan Harabin (circa il 12 per cento), candidato anti-establishment e filorusso molto più vicino alle sue posizioni che a quelle di Korcok.
Korcok inoltre non era riuscito a raccogliere molti consensi tra gli ungheresi slovacchi, minoranza concentrata soprattutto nel sud del paese, pari al 7 per cento della popolazione e su cui ha guadagnato sempre più influenza Fidesz, il partito del primo ministro ungherese Viktor Orbán, che sui legami con la Russia ha posizioni più vicine a Pellegrini che a Korcok.