È entrato in carica il nuovo governo dell’Autorità nazionale palestinese
Domenica è entrato in carica il nuovo governo dell’Autorità nazionale palestinese (ANP, l’entità che governa in maniera semiautonoma il territorio della Cisgiordania): il primo ministro è l’economista Mohammad Mustafa, a cui il presidente dell’ANP Mahmud Abbas aveva dato l’incarico di individuare i nuovi ministri il 14 marzo. Tra loro ci sono quattro donne e vari cittadini della Striscia di Gaza, tra cui l’ex sindaco della città di Gaza Maged Abu Ramadan, a cui è stato dato il ministero della Salute.
Mustafa ha detto che la «massima priorità nazionale» del nuovo governo sarà quella di porre fine alla guerra nella Striscia, di contribuire alla sua ricostruzione dopo oltre sei mesi di guerra e di unificare i due territori palestinesi, geograficamente divisi l’uno dall’altro, sotto il governo unico dell’ANP. L’ANP ha ben poca influenza sulla Striscia di Gaza da quando il partito radicale islamista Hamas ha preso il potere lì nel 2007, spodestando Fatah, il principale partito laico e moderato della scena politica palestinese che invece continua a governare la Cisgiordania.
Il principale leader di Fatah, il presidente Abbas, governa invece la Cisgiordania dal 2006: ha 88 anni e nel tempo è diventato molto impopolare, contribuendo alla forte perdita di legittimità e credibilità dell’ANP, soprattutto a causa della cattiva gestione degli affari pubblici e di un atteggiamento nei confronti di Israele giudicato troppo accomodante da molti palestinesi.