Che ne sarà della terza stagione di “Euphoria”?
Le riprese sono state rimandate perché non c'è un accordo su come far proseguire la storia, e intanto attrici e attori sono molto richiesti e non più adolescenti
Questa settimana è stato annunciato che le riprese della terza stagione della serie tv di HBO Euphoria, che avrebbero dovuto cominciare questa primavera, sono state rimandate a data da destinarsi. La notizia è stata molto ripresa perché la nuova stagione della serie è attesissima, visto che le prime due stagioni avevano avuto parecchio successo in molti paesi, tra cui l’Italia, e che membri del cast come Zendaya, Jacob Elordi, Sydney Sweeney e Hunter Schafer sono nel frattempo diventati famosissimi.
Il fatto che Euphoria abbia dato una grossa spinta alle loro carriere, e che quindi ora siano molto richiesti e impegnati su altre produzioni, è uno dei motivi per cui le riprese sono state rimandate, ma non è il principale. Secondo la ricostruzione che ne ha fatto Variety, il creatore e regista della serie Sam Levinson sarebbe molto in difficoltà nel decidere come far proseguire la storia, visto che gli interpreti non dimostrano più sedici anni, che uno di loro è morto, e che sia la casa di produzione HBO che la protagonista Zendaya hanno avuto da ridire sulle sue idee iniziali.
Al momento tutti gli attori sono stati svincolati dal contratto per tutto il 2024 e l’appuntamento per valutare una nuova bozza della storia è stato fissato a ottobre: secondo Variety però «nessuno dentro HBO è completamente certo che la terza stagione di Euphoria verrà mai realizzata».
Le prime due stagioni di Euphoria erano uscite rispettivamente nel 2019 e nel 2022 (in Italia su Sky e Now) e avevano ricevuto diverse candidature e premi, tra cui un Golden Globe e due Emmy a Zendaya come miglior attrice. La storia è ambientata attorno a un liceo di una cittadina di provincia della California e i suoi protagonisti sono un gruppo di adolescenti alle prese con vicende drammatiche, legate a temi come tossicodipendenza, criminalità e relazioni violente. È una serie sugli adolescenti, ma certamente non solo per adolescenti: da quando è uscita si è fatta notare, ha fatto discutere ed è stata largamente giudicata molto interessante sia per lo stile che per l’approccio, per quanto in molti casi disturbante.
Variety ha ricostruito le vicende dietro alla decisione di rimandare le riprese per la terza stagione sentendo alcune fonti non ufficiali. Secondo quanto detto da queste fonti, Sam Levinson (unico ideatore e regista di Euphoria) all’inizio del 2023 presentò a HBO una bozza che prevedeva che la terza stagione fosse ambientata cinque anni dopo la fine della seconda. La bozza piacque a HBO ma nei mesi successivi le cose si complicarono per via dello sciopero degli sceneggiatori di Hollywood e per la morte di Angus Cloud, attore venticinquenne che aveva una parte abbastanza importante nel finale della seconda stagione, e al quale Levinson aveva intenzione di dare maggior spazio nella terza. A novembre era poi morto d’infarto a 44 anni anche Kevin Turen, uno dei produttori, circostanza che aveva ulteriormente rallentato lo sviluppo del progetto.
Quando dopo la fine dello sciopero la proposta di Levinson fu ripresa in mano e cominciò a essere definita più nel dettaglio, però, i lavori si interruppero di nuovo perché Zendaya, l’attrice protagonista e una dei produttori della serie, si disse in disaccordo sull’evoluzione della storia.
Zendaya è attualmente una delle attrici più famose, amate e richieste del mondo: i due film più recenti in cui compare sono Dune – Parte due e Challengers (in uscita in Italia il 24 aprile), ma ha diversi altri progetti in produzione. Lei e Levinson hanno sempre descritto la propria collaborazione – oltre che in Euphoria anche nel film Malcolm & Marie – come molto amichevole e simbiotica, ed è probabilmente per questo che la sua opinione è tenuta molto in considerazione nonostante non possa formalmente imporre nessun veto. Inoltre sembra che Levinson voglia mettere tutti d’accordo anche per via di quanto successo con un’altra sua serie di HBO, The Idol, per la cui realizzazione era andato contro le volontà di molti collaboratori, e che si era rivelata un enorme fiasco.
Levinson tornò quindi a lavorare sulla sceneggiatura di Euphoria, ma quando la ripresentò fu HBO a non approvarla. Tra le varie idee proposte, scrive Variety, ce n’era una in cui il personaggio di Zendaya diventava un’investigatrice privata e un altro in cui portava avanti una maternità surrogata. Nella trattativa degli ultimi mesi sono state valutate varie possibilità tutte poi abbandonate, come quella di dare la direzione del progetto a qualcuno di diverso da Levinson o di produrre anziché una terza stagione un film o delle puntate speciali (come le due già fatte tra la prima e la seconda stagione). Variety scrive però che da parte del cast è sempre stato espresso abbastanza unanimemente il desiderio di fare una terza stagione e di farla con Levinson.
Il cast è comunque diventato un problema: da un lato perché da quando la serie è iniziata è invecchiato e non è più adatto a interpretare un gruppo di adolescenti, dall’altro perché alcuni membri hanno nel frattempo avviato carriere molto floride e il contratto che avevano concordato per Euphoria (per quanto già rinegoziato al rialzo) non può competere con quello di altre produzioni.
Oltre a Zendaya, infatti, anche Sydney Sweeney (Cassie) è diventata nel giro di poco tempo molto richiesta ed è recentemente comparsa in Madame Web, Tutti tranne te e nel film da lei prodotto Immaculate. Jacob Elordi (Nate) è stato nel frattempo uno dei protagonisti di Saltburn di Emerald Fennell, ha interpretato Elvis Presley in Priscilla di Sofia Coppola e sarà in Frankenstein di Guillermo del Toro. Hunter Schafer invece ha recitato nell’ultimo film della saga di Hunger Games, nell’horror Cuckoo di Tilman Singer, e si sa già che sarà nel prossimo film di Yorgos Lanthimos.
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Le uniche dichiarazioni ufficiali fatte da HBO a Variety dicono genericamente che «HBO e Sam Levinson rimangono impegnati nel progetto di un’eccezionale terza stagione». Certamente bisognerà aspettare almeno l’anno prossimo.