La storia di omicidio dentro all’azienda che ha i diritti del “Problema dei 3 corpi”
Nel 2020, pochi mesi dopo aver firmato l'accordo con Netflix, il miliardario cinese Lin Qi fu avvelenato da un altro dirigente che ora è stato condannato a morte
Questo mese è uscita in tutto il mondo la serie tv di Netflix ispirata a Il problema dei 3 corpi, il primo romanzo di fantascienza di una trilogia dello scrittore cinese Liu Cixin che uscì nel 2006 ed ebbe un enorme successo internazionale. La persona che ne possedeva i diritti e che aveva deciso di produrre la serie si chiamava Lin Qi ed era un miliardario cinese proprietario della multinazionale di videogiochi Yoozoo Games. Nel settembre del 2020 fece con Netflix l’accordo per la produzione della serie e nel dicembre dello stesso anno fu ricoverato in ospedale e poi morì. Aveva 39 anni.
Venerdì, pochi giorni dopo l’uscita della serie, a Shanghai è stata emessa la sentenza di condanna a morte per Xu Yao, un ex dirigente della Yoozoo Games, che secondo quanto stabilito dal tribunale avvelenò Lin Qi per via di una controversia professionale. I due avevano seguito insieme l’accordo con Netflix per far fare la serie ai creatori del Trono di spade (Game of Thrones) David Benioff e D.B. Weiss, ma non è chiaro se e come l’omicidio vi fosse legato.
La trilogia di Liu Cixin fu un grosso caso letterario in Cina, fu tradotto in decine di lingue e contribuì al successo che i prodotti di fantascienza cinesi hanno ancora oggi nel paese e nel mondo, al punto da essere citato tra i libri preferiti di Barack Obama e Mark Zuckerberg. Ci mise alcuni anni però a diventare così famoso e nel 2010 Liu vendette i diritti – che poi passarono per diverse mani – per l’equivalente di circa 20mila dollari.
Nel 2015 Il problema dei 3 corpi fu il primo libro cinese a vincere l’Hugo, il premio internazionale più importante per la letteratura fantascientifica. L’anno prima l’azienda di videogiochi Yoozoo Games aveva aperto un’altra azienda per la produzione cinematografica, la Yoozoo Pictures, e nel 2015 aveva annunciato di aver acquisito i diritti per l’adattamento della saga in prodotti per il cinema e la tv e di voler realizzare un film, con la collaborazione dell’autore. Il film, per cui si parlò di 30 milioni di dollari budget, sarebbe dovuto uscire nel 2016, ma fu inizialmente rimandato al 2017 e poi non se ne fece più niente, con grandi proteste da parte dei fan.
Nel 2018, visto il fallimento del progetto del film, la Yoozoo decise di comprare tutti i diritti della saga (non solo quelli per tv e cinema) e di aprire un’azienda controllata che ne curasse la gestione: la Three-Body Universe. Il capo e fondatore della Yoozoo era infatti un grande fan della saga e aveva da tempo l’obiettivo di farla conoscere al mondo con film, serie e videogiochi. Quando nel settembre 2020 venne annunciato l’accordo per la serie tv di Netflix fu chiaro che la Yoozoo Games aveva rinunciato a produrre internamente l’adattamento della saga, preferendo guadagnare dalla cessione dei diritti ad altri.
Il produttore del film e anche della serie sarebbe dovuto essere Lin Qi in quanto proprietario della Yoozoo Games e quindi anche della Three-Body Universe, il cui amministratore delegato era però Xu Yao.
Secondo le ricostruzioni fatte dalla polizia e poi durante il processo, Lin Qi sarebbe stato avvelenato da una tazza di tè: fu ricoverato in ospedale il 16 dicembre 2020 e morì il giorno di Natale. Xu fu arrestato pochi giorni dopo il ricovero di Lin. Di lui sui giornali cinesi sono state scritte da allora molte cose abbastanza stravaganti, per esempio che era ossessionato dalla serie tv Breaking Bad, affascinato dalle sperimentazioni con i veleni e proprietario di decine di numeri di telefono, che usava per acquistare sostanze chimiche illegalmente.
Venerdì il tribunale che ha processato Xu l’ha condannato a morte per omicidio, citando come movente conflitti in «questioni di management aziendale». Non è chiaro se la vicenda legata alla cessione dei diritti a Netflix fosse in qualche modo legata all’omicidio, ma il sito governativo China.org ha scritto che «il ruolo di Xu come amministratore delegato della Three-Body Universe era stato ridimensionato da Lin in favore di Zhao [Zhao Jilong, attualmente amministratore delegato dell’azienda] portando a una significativa riduzione dello stipendio e a un licenziamento imminente».
Il tribunale ha detto che «il suo movente per il crimine era estremamente spregevole, i mezzi con cui l’ha compiuto estremamente abietti, i danni provocati estremamente seri e la malignità estremamente significativa, motivi per cui deve essere severamente punito in accordo con la legge». Sempre secondo quanto fatto sapere dal tribunale, oltre a Lin, Xu aveva premeditato di avvelenare altre due persone dell’azienda tra settembre e dicembre del 2020: contaminando le bevande dell’ufficio dove lavoravano, ne avrebbe avvelenate di fatto quattro in tutto, senza però ucciderne nessun’altra oltre a Lin.