Dove ricaricare l’auto elettrica in Italia

Un sito messo online dal ministero dell’Ambiente ha la mappa di tutte le colonnine elettriche pubbliche installate negli ultimi anni

Parcheggio con l'indicazione di ricarica delle auto elettriche
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
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Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato la mappa dei punti di ricarica delle auto elettriche in tutta Italia. Al momento sono state mappate le prime 32mila colonnine pubbliche sulle circa 42.500 installate negli ultimi anni: le oltre 10mila mancanti saranno integrate entro luglio. Il progetto è stato chiamato PUN, piattaforma unica nazionale, e consente di trovare in poco tempo la posizione precisa delle postazioni di ricarica, l’orario di apertura, il tipo di alimentazione e di connettore, e la potenza massima erogabile oltre a informazioni sul gestore del punto di ricarica.

Ricaricare un’auto elettrica non è poi così diverso da ricaricare uno smartphone o un qualsiasi altro elettrodomestico dotato di batteria. La grande differenza, come si può facilmente immaginare, sta nelle dimensioni della batteria e nell’energia necessaria per ricaricarla completamente. Tutte le auto elettriche in commercio possono essere ricaricate anche nella propria abitazione, ma con la potenza limitata dei contratti domestici è necessario attendere alcune ore prima che la batteria della propria auto si sia completamente ricaricata.

L’alternativa è ricaricare l’auto alle colonnine che si trovano in strada. In queste postazioni la durata della ricarica è solitamente minore di quella domestica, ma non c’è un tempo standard: può variare da alcuni minuti a diverse ore a seconda ovviamente della capacità della batteria, dello stato di carica e soprattutto delle caratteristiche delle singole stazioni. La ricarica attraverso le colonnine pubbliche può avvenire in due modi: ci sono le colonnine che erogano elettricità in corrente alternata (quindi come la ricarica domestica) fino a un massimo di 44 kW, e quelle che possono erogare elettricità in corrente continua, fino a 250 kW di potenza, ricaricando l’auto in pochi minuti.

In Italia così come negli altri paesi le colonnine di ricarica sono gestite da diversi operatori: Enel, la grande azienda italiana dell’energia, è uno di quelli che ne ha di più. Negli anni sono entrate in questo mercato quasi tutte le società energetiche, anche piccole, che lavorano su scala locale. Dalla metà degli anni Dieci, quando le auto elettriche hanno iniziato a diffondersi anche in Italia, uno dei problemi più sentiti dai proprietari era proprio la mancanza di una mappa o di una lista completa di tutte le colonnine presenti in Italia. Bisognava controllare sui siti e le app dei singoli operatori oppure su siti gestiti da privati con aggiornamenti non sempre puntuali sulle nuove aperture.

La nuova mappa del ministero, quando sarà aggiornata con tutte le colonnine, dovrebbe risolvere definitivamente questo problema. Uno degli operatori mancanti è Tesla che non ha ancora fornito i dati: dovrà farlo entro il 26 luglio, la scadenza fissata dal ministero che tra le altre cose entro la fine dell’anno pubblicherà un’app per rendere la ricerca più semplice rispetto a quella dell’attuale sul sito, un po’ macchinosa.

La mappa seguente è stata realizzata con i dati della mappa del ministero ricavati e messi a disposizione dall’associazione onData, che da anni sostiene la diffusione dei dati come strumento di partecipazione civica. Anche se diverse norme italiane prevedono che dati come quelli utilizzati per realizzare la mappa delle colonnine elettriche dovrebbero essere pubblici, finora il ministero ha deciso di non renderli disponibili.

In Italia le auto elettriche sono poco più di 220mila e costituiscono circa lo 0,5 per cento di tutte le auto che circolano. Nel 2023 ne sono state vendute 66.276, il 35 per cento in più rispetto all’anno precedente, e solo il 4 per cento di tutte le auto vendute.