Il ritorno di Life
La più illustre rivista di fotogiornalismo al mondo sarà di nuovo pubblicata dal 2025: è stata comprata dalla modella Karlie Kloss e dal marito Joshua Kushner
Life, la più famosa rivista di fotogiornalismo al mondo, tornerà a essere pubblicata sia in forma cartacea sia in digitale: le pubblicazioni erano state interrotte nel 2007 mentre il suo ricco archivio è tuttora consultabile sul sito. La decisione, annunciata giovedì 28 marzo, fa parte di un accordo tra Dotdash Meredith – il più grande editore statunitense, che possiede riviste come People, InStyle e Byrdie – e Bedford Media, una start-up fondata nel 2023 dall’imprenditore miliardario Joshua Kushner e da sua moglie, la modella e imprenditrice Karlie Kloss, che è anche amministratrice delegata dell’azienda.
La frequenza della pubblicazione non è stata resa nota ma, secondo un rappresentante di Bedford Media, sarà probabilmente trimestrale; il primo numero dovrebbe uscire all’inizio del 2025.
Bedford Media gestirà la pubblicazione cartacea e digitale di Life, eventuali video, podcast, eventi e collaborazioni con altri marchi e stabilirà anche la strategia editoriale; Dotdash Meredith manterrà i diritti sull’archivio con le fotografie e gli articoli di Life, e continuerà a pubblicare dei numeri cartacei speciali dedicati alla rivista.
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Bedford Media dovrà rilanciare Life in un momento difficile per gli editori di pubblicazioni cartacee che, in molti casi, stanno facendo i conti con la concorrenza dei giornali online e con la generale contrazione delle entrate pubblicitarie. Tra questi ci sono per esempio gli storici gruppi editoriali Condé Nast – che pubblica Vogue, Vanity Fair, GQ e il New Yorker, tra gli altri – Vox Media e Vice, che negli ultimi tempi hanno affrontato tagli, scioperi e licenziamenti.
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Annunciando la notizia dell’accordo, Kloss ha detto che «consideriamo Life una voce edificante e unificante in un panorama mediatico caotico. Nonostante Bedford sia un’azienda di media recente, siamo profondamente ispirati dall’eredità iconica di Life e dalla sua capacità di unire pubblici diversi con racconti universali sull’umanità». Life non è l’unica pubblicazione acquisita da Bedford Media: nel 2023 aveva comprato la rivista britannica di moda i-D da Vice Media Group, che qualche mese prima ne aveva presentato la richiesta di fallimento. Nel 2020 Kloss, con altri investitori, aveva rilevato anche la rivista di moda americana W.
Kloss è amministratrice delegata di i-D, mentre Kushner sarà l’editore di Life. È noto per essere il fratello del genero dell’ex presidente statunitense Donald Trump, Jared Kusnher, e il fondatore della società di venture capitalist Thrive Capital, che è valutata 5,3 miliardi di dollari e che negli ultimi anni ha investito in aziende del mondo della tecnologia e dell’informazione come Spotify, Slack, Instagram e OpenAI.
Life è stata una delle riviste statunitensi più importanti del Novecento, che ha raccontato attraverso servizi fotografici diventati famosi in tutto il mondo. Era nata nel 1883 come piccola rivista umoristica e di intrattenimento, poi nel 1936 Henry Luce, fondatore di importanti pubblicazioni statunitensi come Time e Fortune, comprò i diritti per usarne il nome. Il 23 novembre del 1936 uscì il primo numero del nuovo Life, un settimanale di fotogiornalismo: ottenne subito un enorme successo di vendite e per i successivi 40 anni fu il più letto nel suo genere.
I suoi servizi spaziavano dai reportage di guerra ai ritratti di icone della moda, della politica, dello sport e del cinema, rispecchiando il motto del settimanale: To see life; to see the world (“Vedere Life, vedere il mondo”, che è anche un gioco di parole con il significato della parola life, vita).
Negli anni Quaranta Life raccontò la Seconda guerra mondiale a milioni di americani, e pubblicò una delle foto più famose che ne celebrarono la fine, il bacio tra un marinaio e un’infermiera a Times Square, a New York, scattata da Alfred Eisenstaedt.
Negli anni Cinquanta raggiunse un tale prestigio che il presidente americano Harry Truman vi pubblicò parte delle sue memorie; nel 1952, poi, lo scrittore statunitense Ernest Hemingway vi pubblicò per la prima volta Il vecchio e il mare, il suo romanzo più noto. Gli anni Sessanta furono dedicati soprattutto alla guerra in Vietnam, alle missioni spaziali dell’Apollo e alla famiglia Kennedy, una delle più rappresentate sulle copertine della rivista.
Dalla fine degli anni Sessanta Life iniziò ad avere delle difficoltà: nonostante le vendite andassero bene gli sponsor pubblicitari non riuscivano a coprire i grossi costi della produzione, mentre la televisione iniziava a imporsi come mezzo di informazione e di intrattenimento delle masse. Il 29 dicembre del 1972 uscì l’ultimo numero, un’edizione speciale doppia con parole colorate in rosso su sfondo nero (l’ultima parola, nell’angolo in fondo a destra, era goodbye).
Life tornò a essere pubblicato come mensile nel 1978 e chiuse di nuovo nel 2000: quello di aprile fu l’ultimo numero, con in copertina la foto di un bambino nato prematuro. Dal 2004 al 2007 venne venduto come inserto domenicale di alcuni quotidiani americani: l’ultimo numero, quello del 20 aprile, aveva in copertina il busto degli ex presidenti statunitensi John Fitzgerald Kennedy e Lyndon Johnson nel parco dei presidenti a Black Hills, in South Dakota. Da allora in edicola sono usciti solo alcuni numeri speciali.