Sam Bankman-Fried è stato condannato a 25 anni di carcere per frode
Per il fallimento della sua piattaforma di scambio di criptovalute, FTX: era già stato giudicato colpevole a novembre
Giovedì un giudice di New York ha condannato l’imprenditore statunitense Sam Bankman-Fried a 25 anni di carcere per frode, associazione a delinquere per commettere frode e associazione a delinquere per riciclaggio. I reati sono relativi al modo in cui Bankman-Fried ha gestito i fondi della piattaforma per lo scambio di criptovalute FTX, che aveva fondato con un socio nel 2019. L’imprenditore era già stato giudicato colpevole a novembre da una giuria, e ora il giudice ha stabilito la durata della sua pena. I suoi avvocati hanno detto che faranno ricorso.
L’accusa aveva chiesto per Bankman-Fried una pena molto lunga, fra i 40 e i 50 anni di carcere, mentre i suoi avvocati avevano proposto una condanna a 6 anni e mezzo: secondo i suoi legali pene più alte sarebbero state eccessive per un uomo incensurato che ha commesso un crimine non violento. L’accusa e molti degli ex clienti di FTX hanno invece sottolineato la gravità dei suoi crimini, dicendo che Bankman-Fried ha di fatto rubato miliardi di dollari a fondi di banche e investitori.
La condanna a 25 anni è una della più severe per un crimine finanziario emesse negli Stati Uniti negli ultimi anni. L’imprenditrice Elizabeth Holmes, al centro di un caso per certi versi simile, fu condannata a più di 11 anni di carcere per aver mentito e ingannato per anni investitori e clienti. Il banchiere Bernie Madoff, che aveva organizzato una gigantesca truffa basata sullo “schema Ponzi” che collassò durante la crisi finanziaria del 2008, fu condannato a 150 anni di carcere nel 2009: aveva più di 70 anni e morì 12 anni dopo.
La vicenda di Bankman-Fried e di FTX è una delle più grandi frodi finanziarie nella storia degli Stati Uniti: l’imprenditore avrebbe usato i soldi che i clienti affidavano alla piattaforma per vivere una vita lussuosa, acquistare proprietà da milioni di dollari alle Bahamas, finanziare lautamente sia il Partito Democratico sia quello Repubblicano in vista delle elezioni del 2020 e del 2022 e per coprire un gigantesco buco nel bilancio di un fondo di investimento sempre di sua proprietà, Alameda Research.
Una piattaforma di criptovalute è un servizio che consente di comprare e vendere criptovalute e altri prodotti finanziari collegati. Negli ultimi anni tantissime persone (sia tra gli esperti di investimenti che tra chi non aveva mai investito prima) si sono convinte del fatto che investire in questo genere di prodotti, dal valore spesso altamente speculativo, fosse il modo più facile e veloce per arricchirsi. Prima dello scandalo, FTX era una delle piattaforme di scambio di criptovalute più grandi e rispettate al mondo, e Bankman-Fried era ritenuto tra gli imprenditori più brillanti e lungimiranti del settore.
Nel novembre del 2022 però un’inchiesta giornalistica aveva rivelato che FTX non era finanziariamente solida come si riteneva, e questo aveva provocato una crisi di fiducia nei confronti della piattaforma: moltissimi clienti avevano cercato di ritirare miliardi e miliardi di dollari di investimenti e risparmi detenuti in criptovalute. Ma FTX non aveva più i soldi dei depositi, perché Bankman-Fried li aveva usati appunto per finanziare campagne elettorali, acquistare beni di lusso e sostenere l’attività di Alameda Research. In totale, al bilancio di FTX mancavano 8 miliardi di dollari: a quel punto l’azienda ha dichiarato bancarotta.
La difesa di Bankman-Fried ha provato a convincere il giudice che le perdite dei clienti di FTX saranno in realtà ripagate del tutto o quasi. Secondo gli avvocati e lo stesso Bankman-Fried, intervenuto durante l’udienza, la società, in amministrazione fallimentare dal 2022, avrebbe ancora abbastanza fondi e risorse per ripagare tutto il denaro perduto dai clienti. Sia il giudice che il curatore fallimentare della società, John Ray, hanno messo in dubbio queste affermazioni. FTX prevede di poter restituire ai clienti il valore dei loro fondi sulla piattaforma al momento della bancarotta, ma senza tenere conto del grosso aumento di valore delle criptovalute verificatosi nel frattempo: in pratica senza il fallimento di FTX i fondi avrebbero avuto un valore molto più alto.
– Leggi anche: Il processo al «re delle criptovalute» Sam Bankman-Fried