In Tunisia 4 persone sono state condannate a morte per l’assassinio di un politico avvenuto 11 anni fa

Un manifesto con il volto di Belaïd durante una sua commemorazione, a febbraio 2024 (Hasan Mrad/IMAGESLIVE via ZUMA Press Wire)
Un manifesto con il volto di Belaïd durante una sua commemorazione, a febbraio 2024 (Hasan Mrad/IMAGESLIVE via ZUMA Press Wire)

In Tunisia quattro persone sono state condannate a morte e due all’ergastolo per aver partecipato all’omicidio del politico di sinistra di opposizione Chokri Belaïd nel 2013, 11 anni fa. Altre dodici persone sono state condannate a pene inferiori. Quello di Belaïd fu il primo assassinio politico in Tunisia dopo decenni, e fu seguito da grandi e violente proteste contro Ennahda, il partito islamista moderato allora al governo: secondo molti i responsabili dell’omicidio erano stati i suoi dirigenti, almeno per non aver preso misure adeguate a contenere i gruppi estremisti islamici presenti in Tunisia.

Pochi mesi dopo fu ucciso un altro politico di sinistra, Mohamed Brahmi: le proteste che seguirono quell’omicidio portarono alle dimissioni del governo di Ennahda, all’inizio del 2014. I tribunali finora non hanno rilevato alcun coinvolgimento dei membri del partito: gli uomini condannati facevano parte dell’organizzazione jihadista Ansar al Sharia. I familiari e i sostenitori di Belaïd continuano però ad accusare i dirigenti di Ennahda di essere almeno parzialmente responsabili dell’omicidio.