Luigi Morgante, vicepresidente del partito Noi Moderati, è indagato per stalking
Luigi Morgante, vicepresidente del partito di centrodestra Noi Moderati e coordinatore regionale per la Puglia, è indagato per atti persecutori (il cosiddetto reato di stalking) nei confronti di una donna con cui in passato avrebbe avuto una relazione sentimentale.
Secondo la procura di Bari, a partire dal luglio del 2023 Morgante avrebbe ripetutamente molestato e minacciato la donna, anche di morte, dopo aver saputo che aspettava un figlio, con l’intento di farla abortire. Secondo l’accusa, in alcune occasioni Morgante avrebbe anche aggredito fisicamente la donna, tirandole i capelli, colpendola con un bastone alle gambe e schiaffeggiandola. Le minacce, secondo la procura, si sarebbero protratte fino al novembre del 2023.
Morgante ha respinto tutte le accuse, e i suoi avvocati hanno fatto sapere che non ha mai avuto alcuna relazione sentimentale con la donna «e anzi, il nostro cliente è stato bersaglio di minacce, atti persecutori, tentativi di estorsione e attività diffamatorie da lungo tempo». Hanno aggiunto che «la grande mole di prove e le testimonianze che verranno addotte durante il procedimento renderanno giustizia ad una persona che si è sempre spesa per il bene comune e giammai ha tradito i doveri di correttezza e moralità che lo contraddistinguono».