Gianluca Festa si è dimesso da sindaco di Avellino
Era stato eletto nel 2019 sostenuto da liste civiche, e negli ultimi giorni era finito al centro di due inchieste
Gianluca Festa, sindaco di Avellino dal 2019, ha annunciato le proprie dimissioni, in seguito a due indagini che lo hanno coinvolto nelle ultime settimane, e in cui è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, turbativa d’asta e omissione di atti d’ufficio.
Le dimissioni sono state comunicate lunedì sera dall’avvocato difensore di Festa, Luigi Petrillo, che in una nota inviata alle agenzie di stampa ha detto che la decisione è stata motivata «della pubblicazione sulla stampa locale di ulteriori, gravissime ed infondate indiscrezioni sullo stato e gli approdi delle indagini». L’avvocato ha aggiunto che Festa ha deciso di non fare ricorso al tribunale del Riesame contro il decreto di sequestro di telefonini e altre apparecchiature elettroniche che erano state acquisite dai carabinieri nel corso di alcune perquisizioni effettuate lo scorso 6 marzo, su disposizione del pubblico ministero Vincenzo Toscano.
Festa ha dato le dimissioni pochi mesi prima della naturale conclusione del suo mandato da sindaco: l’8 e il 9 giugno sono infatti in programma le elezioni comunali. Le liste non sono ancora state presentate e non si sa se ora Festa, che era considerato nettamente favorito per un secondo mandato, si ricandiderà o meno.
Festa ha 50 anni ed era stato eletto nel 2019 con una coalizione di liste civiche, dopo che negli anni precedenti aveva fatto parte del Partito Democratico. A inizio marzo aveva ricevuto un primo avviso di garanzia (un documento con cui una persona viene informata di indagini a suo carico) con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbativa d’asta, falso in atto pubblico, false fatture e abuso d’ufficio. L’accusa dei magistrati è che Festa abbia favorito alcune aziende locali a ottenere appalti pubblici in cambio di una sponsorizzazione della società di basket locale DelFes, che gioca nel campionato di serie B (il terzo livello per importanza tra i professionisti). Festa è indagato insieme ai fratelli Gennaro e Andrea Canonico, rispettivamente proprietario e commercialista della squadra.
Nei giorni successivi Festa aveva ricevuto un secondo avviso di garanzia, dopo che il pubblico ministero Vincenzo Toscano lo aveva indagato anche per omissione di atti d’ufficio in un nuovo filone d’inchiesta: l’accusa è che ad aprile e maggio del 2023 il sindaco avesse approvato alcune delibere immediatamente esecutive, ma senza renderle pubbliche con il consueto inserimento nell’albo pretorio del comune (le delibere riguardavano l’affidamento della promozione di un evento, Eurochocolate, alla radio RDS).