Il Canada sta finendo le scorte di sciroppo d’acero

A causa di un paio di inverni troppo miti e di un aumento delle esportazioni si è dovuto attingere ai barili messi da parte, che sono diminuiti del 93% dal 2020

Barili di sciroppo d'acero e due persone che ci lavorano attorno per prelevarne dei campioni
Il prelievo di alcuni campioni di sciroppo d'acero dai barili portati nel deposito dei Producteurs et productrices acéricoles du Québec di Laurierville, in Canada, il 21 maggio 2015 (Christinne Muschi/The New York Times/Redux)
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Il Canada ha una riserva nazionale di sciroppo d’acero in cui possono essere stoccati fino a 60 milioni di chilogrammi del liquido dolcificante, di cui il paese è il primo produttore mondiale. La riserva esiste dal 2000 ed è divisa tra vari magazzini. Venne istituita per fare in modo che lo sciroppo sia sempre disponibile sul mercato, anche in caso di cali di produzione, e negli ultimi anni è stata usata molto a questo scopo, tanto che al momento ospita il minor numero di barili di sciroppo da 16 anni a questa parte: solo 3,1 milioni di chilogrammi.

Per ora questa riduzione delle riserve non avrà conseguenze per i consumatori canadesi, ma in futuro il riscaldamento globale potrebbe causarne perché la carenza attuale è legata a temperature primaverili più miti del solito.

Lo sciroppo d’acero è il principale prodotto alimentare associato al Canada ed è molto usato in tutto il Nord America, dove viene impiegato per molte preparazioni dolci, a partire dai pancake. Più nello specifico circa il 90 per cento della produzione canadese (a sua volta il 75 per cento di quella mondiale) arriva dalla regione francofona del Québec. Gli Stati Uniti sono invece il principale paese importatore e consumatore, seguito da Regno Unito, Germania, Australia e Giappone.

Lo sciroppo si ottiene facendo bollire la linfa di due specie di alberi, l’acero da zucchero (Acer saccharum) e l’acero nero (Acer saccharum nigrum). La linfa, che è il liquido che trasporta sostanze nutritive all’interno delle piante, viene estratta dagli aceri inserendo delle cannule nei tronchi. Da queste cannule il liquido poi scende, goccia a goccia, all’interno di secchi o sistemi di tubicini. Per produrre un chilo di sciroppo occorrono circa 35 chili di linfa.

Tubi di plastica in mezzo agli alberi di una foresta canadese; a terra si vede la neve

Tubi di plastica per raccogliere la linfa degli aceri in una foresta di Pakenham, in Ontario, il 24 marzo 2019 (Christinne Muschi/The New York Times/Reudx)

Da un anno all’altro la produzione di sciroppo può variare notevolmente in base alle condizioni meteorologiche. La linfa viene raccolta all’inizio della primavera, tra la fine di febbraio e la fine di aprile, perché scorre solo quando lo sbalzo di temperatura tra la notte e le ore di luce è tale da creare una pressione adatta. Se la primavera è particolarmente mite in Québec, la stagione produttiva dura meno: è successo sia nel 2021 che nel 2023.

In precedenza, nel 2019 e nel 2020, la produzione era stata molto maggiore, ma nello stesso arco di tempo era anche aumentata la domanda di sciroppo per via dell’impegno canadese nel pubblicizzare il prodotto all’estero. Solo nel 2021 le esportazioni erano aumentate del 19 per cento. Per questo si è dovuto fare affidamento sulla riserva nazionale: dal 2020 a oggi sono stati usati 43,9 milioni di chili di sciroppo d’acero inizialmente stoccati nei magazzini.

Ogni produttore di sciroppo d’acero del Québec vende il proprio all’organizzazione dei produttori, Producteurs et productrices acéricoles du Québec (PPAQ), che si occupa di rivenderlo all’ingrosso, e nei periodi di abbondanza se ne mette da parte una quota per il futuro. La riserva, l’unica di questo tipo esistente al mondo, è utilizzata dalla PPAQ, che di fatto è una specie di cartello sostenuto dal governo canadese, per controllare i prezzi e regolare la produzione.

Barili di sciroppo d'acero impilati gli uni sugli altri in un magazzino

Barili di sciroppo d’acero nel magazzino di Laurierville, in Québec, il 21 maggio 2015 (Christinne Muschi/The New York Times/Redux)

L’inverno di quest’anno in Canada è stato particolarmente caldo, tra dicembre e febbraio sono stati registrati vari record di temperatura, ma secondo Simon Doré-Ouellet, vicedirettore generale di PPAQ che ha parlato della situazione della riserva nazionale con BBC News, non c’è da preoccuparsi: «La stagione del raccolto è cominciata prima del solito ed è in corso. Finora la produzione è stata abbondante e le previsioni meteorologiche per le prossime settimane sono incoraggianti».

PPAQ progetta di sfruttare il previsto raccolto abbondante di quest’anno per rifornire la riserva. Per riuscirci negli ultimi tre anni sono anche state aumentate le licenze per sfruttare gli aceri per la produzione di sciroppo.