In Inghilterra c’è un grande dibattito per questa piccola croce colorata
La rivisitazione della croce di San Giorgio sulle maglie della Nazionale di calcio non piace quasi a nessuno, ne ha parlato persino il primo ministro Rishi Sunak
Lunedì 18 marzo Nike ha presentato le nuove maglie che i giocatori della Nazionale maschile di calcio dell’Inghilterra indosseranno durante i campionati europei, in programma la prossima estate in Germania. Da allora tifosi, ex giocatori e soprattutto alcuni politici si sono soffermati su un particolare secondo loro non trascurabile, cioè i nuovi colori scelti per la croce di San Giorgio, il simbolo sulla bandiera inglese: sul retro del colletto della nuova maglietta la croce di San Giorgio non è rossa su campo bianco, come da tradizione, ma con inserti blu, azzurri e viola oltre al classico rosso. Nonostante la dimensione del dettaglio la modifica ha suscitato un grande clamore, e in pochi giorni ne è nato un dibattito nazionale, quasi un affare di Stato.
Nike ha spiegato che i nuovi colori costituiscono un «aggiornamento giocoso» ispirato alla divisa che i giocatori dell’Inghilterra utilizzarono durante gli allenamenti nei Mondiali del 1966, vinti proprio dagli inglesi. La modifica era stata autorizzata dalla Football Association (FA), la federazione calcistica inglese, che negli ultimi giorni ha difeso i nuovi colori della croce di San Giorgio e ha confermato che le magliette saranno regolarmente indossate nell’amichevole in programma sabato sera, contro il Brasile, allo stadio di Wembley a Londra.
La presa di posizione della federazione è stata necessaria dopo che per giorni politici e commentatori televisivi avevano criticato la scelta dei nuovi colori – giudicati un insulto alla bandiera tradizionale – e chiesto il ritiro e la modifica delle magliette, nel frattempo già in vendita.
Del caso si è occupato persino il primo ministro Rishi Sunak, che parlando con i giornalisti ha detto di preferire la croce di San Giorgio originale. «Non dovremmo scherzare con le nostre bandiere nazionali perché sono fonte di orgoglio e identità. Sono perfette così come sono», ha detto Sunak. Anche la ministra della Cultura del governo britannico, Lucy Frazer, ha criticato la scelta di Nike e della federazione. Riferendosi alle critiche condivise sui social network negli ultimi giorni, Frazer ha detto che l’opinione dei tifosi dovrebbe sempre essere al primo posto.
'When it comes to our national flags we shouldn't mess with them because they are a source of pride, identity, who we are.'
PM Sunak says he "prefers the original" England shirt, after Nike amended the colours of the St George's Cross to a multicoloured design for the new kit. pic.twitter.com/1caGcd6AxJ
— Sky News (@SkyNews) March 22, 2024
Le critiche non sono arrivate soltanto dalla maggioranza. Anche Keir Starmer, il leader dei Laburisti, ha detto al Sun che la bandiera dell’Inghilterra non ha bisogno di essere cambiata. Diversi giornali e trasmissioni televisive hanno interpellato ex giocatori della Nazionale, quasi tutti contrari ai nuovi colori, considerati una deriva commerciale a scapito della tradizione.
L’allenatore dell’Inghilterra Gareth Southgate ha cercato di evitare le polemiche spostando l’attenzione su un altro simbolo della Nazionale, i tre leoni. La cosa più importante, ha detto Southgate, è che sulla maglia ci siano i tre leoni, che sono la vera icona della Nazionale, la cosa che davvero distingue la squadra. Ma ha poi aggiunto di non essere abbastanza creativo per capire la nuova interpretazione artistica della croce di San Giorgio.
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