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  • Venerdì 22 marzo 2024

L’Unione Europea ha avviato i negoziati per l’adesione della Bosnia-Erzegovina

La decisione conferma la spinta all’allargamento dell’Unione, dopo che a dicembre erano iniziate le procedure anche per Ucraina e Moldavia

Una grande bandiera dell'Unione Europea appesa a un palazzo a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina (AP Photo/Eldar Emric)
Una grande bandiera dell'Unione Europea appesa a un palazzo a Sarajevo, capitale della Bosnia-Erzegovina (AP Photo/Eldar Emric)
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Giovedì l’Unione Europea ha avviato i negoziati per l’ingresso della Bosnia-Erzegovina. La Bosnia-Erzegovina è un paese dei Balcani, nell’Europa sud-orientale: la decisione conferma la spinta all’allargamento dell’Unione, dopo che lo scorso dicembre erano state avviate le procedure di adesione di Ucraina e Moldavia.

L’ingresso di un paese nell’Unione Europea è un processo che dura diversi anni, e che richiede il raggiungimento di una serie di standard piuttosto elevati in vari ambiti, fra cui l’economia, la giustizia e la lotta alla corruzione. La Bosnia-Erzegovina aveva ottenuto ufficialmente lo stato di paese candidato a entrare nell’Unione nel 2022.

Per l’inizio effettivo dei negoziati di adesione però l’Unione richiede l’allineamento del paese a vari ambiziosi criteri. Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia del Nord, altri paesi balcanici vicini alla Bosnia-Erzegovina, erano già arrivati a questa fase dei negoziati. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto che dopo alcune recenti riforme la Bosnia-Erzegovina è «pienamente allineata» con la politica estera e di sicurezza europea, e che ha fatto progressi nella gestione dei flussi migratori, nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento di organizzazioni terroristiche.

Ha inoltre parlato positivamente dell’inclusione nelle fedine penali delle sentenze emesse dal Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, e la creazione di un nuovo comitato per la riconciliazione dopo la guerra civile che avvenuta nel paese fra il 1992 e il 1995. La Bosnia-Erzegovina è divisa nettamente in due regioni semiautonome, la Repubblica serba e la Federazione croato-musulmana.