La ministra del Turismo Daniela Santanchè è indagata dalla procura di Milano anche per truffa aggravata

Daniela Santanchè
Daniela Santanchè (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Venerdì la procura di Milano ha annunciato di aver concluso le indagini sulla ministra del Turismo Daniela Santanchè, formulando l’ipotesi di truffa aggravata nei confronti dell’Inps. Il caso riguarda irregolarità nella gestione dei fondi messi a disposizione dello Stato per la cosiddetta “cassa integrazione Covid”, uno dei principali strumenti adottati durante la pandemia per attenuare le sue conseguenze economiche sulle aziende.

Le irregolarità riguarderebbero 13 dipendenti delle società Visibilia Editore, guidata da Santanchè fino al 2022, e Visibilia Concessionaria, per una presunta truffa da più di 120mila euro. Oltre a Santanchè l’indagine coinvolge le due società e varie altre persone.

Ora la procura potrà chiedere il rinvio a giudizio per Santanchè e gli altri indagati, e in quel caso un giudice valuterà se avviare o meno un processo.

Santanchè è indagata anche con l’accusa di falso in bilancio, sempre per irregolarità compiute all’interno di Visibilia Editore: parliamo però di un secondo filone di indagini, che riguarda fatti successi tra il 2016 e il 2020 e che erano emersi l’estate scorsa, diventando un caso politico e mediatico.