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  • Giovedì 21 marzo 2024

In Portogallo il centrodestra proverà a formare un governo di minoranza

Alle elezioni ha vinto di poco ma non ha ottenuto la maggioranza assoluta in parlamento: il leader Luís Montenegro ha già detto che non farà un'alleanza con il partito di estrema destra Chega

Luís Montenegro (AP Photo/Armando Franca)
Luís Montenegro (AP Photo/Armando Franca)
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Il presidente della Repubblica del Portogallo ha affidato l’incarico di formare un governo a Luís Montenegro, il leader della coalizione di centrodestra Alleanza Democratica che alle elezioni legislative del 10 marzo aveva preso pochi voti in più del centrosinistra.

L’Alleanza Democratica (AD) – che comprende il Partito Socialdemocratico (PDS) di Montenegro, il Centro Democratico Sociale-Partito popolare (CDS-PP) e il Partito Monarchico (PPM) – ha ottenuto in tutto 80 seggi sui 230 nel parlamento unicamerale del paese. Il Partito Socialista del primo ministro uscente António Costa, di centrosinistra, ha invece ottenuto 78 seggi. La sorpresa maggiore delle elezioni era stato il partito di estrema destra Chega (“Basta”), che aveva più che raddoppiato i consensi rispetto alle elezioni del 2022: aveva infatti ottenuto il 18,1 per cento dei voti e 50 seggi in parlamento.

– Leggi anche: Il vero vincitore delle elezioni in Portogallo è Chega

Nessuna delle due principali coalizioni aveva quindi ottenuto la maggioranza assoluta, che è di 116 seggi, e ora Montenegro dovrà provare a formare un governo di minoranza: ha però già fatto sapere di escludere qualsiasi alleanza con Chega, il cui leader André Ventura ha detto a sua volta che se non otterrà ruoli di governo si opporrà a tutte le iniziative di Montenegro nella prossima legislatura.

Insomma, per Montenegro molto dipenderà dal Partito Socialista, il cui leader Pedro Nuno Santos in campagna elettorale aveva detto che non si sarebbe opposto a un ipotetico governo di minoranza di centrodestra se AD avesse ottenuto più voti dei Socialisti e se non si fosse alleata con Chega. È quello che sta succedendo: i Socialisti non entreranno nel governo e allo stesso tempo non voteranno mozioni di sfiducia al governo il giorno dell’insediamento in parlamento, il 2 aprile.

Questo non vuol dire tuttavia che per Montenegro sarà semplice governare, anzi: i Socialisti sono in totale disaccordo con le proposte economiche del centrodestra, e con ogni probabilità non voteranno a favore della legge di bilancio di fine anno, che dovrebbe essere presentata a ottobre, a meno che Alleanza Democratica non accetti di inserire emendamenti per migliorare i salari degli insegnanti e dei dipendenti pubblici.

Con un governo di minoranza, Montenegro dovrebbe negoziare ogni singola proposta legislativa con le opposizioni, in una situazione di estrema fragilità che non promette bene: i governi di minoranza in Portogallo hanno solitamente durata molto breve, e in 50 anni dalla fine della dittatura fascista di António de Oliveira Salazar solo due sono riusciti a completare un intero mandato di quattro anni.