Almeno 38 civili sono stati uccisi in due diversi bombardamenti aerei compiuti da Israele sulla Striscia di Gaza
Martedì l’esercito israeliano ha ucciso almeno 38 civili palestinesi in due diversi bombardamenti aerei compiuti sulla Striscia di Gaza. Il primo è stato effettuato nel campo profughi di Nuseirat, che si trova circa 10 chilometri a sud della città di Gaza. Il ministero della Salute della Striscia, che è controllato da Hamas, ha detto che nell’attacco è stato colpito un palazzo di tre piani e che almeno 15 civili sono stati uccisi. È probabile che i morti siano di più, dato che si ritiene che alcune persone siano ancora intrappolate sotto le macerie dell’edificio. L’esercito israeliano non ha commentato l’accaduto, e non ha detto quale fosse l’obiettivo del bombardamento.
Nella serata di martedì c’è stato poi un secondo attacco israeliano in cui è stata colpita la zona settentrionale della città di Gaza. Gli aerei dell’esercito di Israele hanno bombardato uno dei principali siti di distribuzione di aiuti alimentari della zona, uccidendo almeno 23 persone palestinesi. Secondo le testimonianze raccolte da Al Jazeera, i palestinesi uccisi erano civili responsabili delle forniture e delle consegne degli aiuti. Anche in questo caso Israele non ha fatto commenti.
Dall’inizio della guerra di Israele nella Striscia di Gaza, compiuta in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre, si stima che siano stati uccisi in tutto almeno 31.800 palestinesi, e che altri 74mila siano stati feriti.