Il meno atteso, nel ruolo più importante
Alla sua prima stagione nel massimo campionato di pallavolo, Alessandro Acquarone si è trovato improvvisamente a fare l'alzatore titolare di una delle squadre migliori d'Europa, e sta andando molto bene
L’Itas Trentino Volley, la squadra maschile di pallavolo di Trento, ha battuto Modena per tre partite a zero nei quarti di finale di Superlega, il principale campionato italiano, entrato nella sua fase dei playoff (dove le squadre si affrontano in serie al meglio delle cinque, in cui cioè passa il turno chi vince per primo tre partite). Trento è arrivata prima nella stagione regolare e si è quindi qualificata ai playoff come testa di serie numero 1, mentre Modena era la numero 8 (si qualificavano appunto le prime otto): Trento era insomma favorita, ma ai playoff si è trovata a giocare senza il suo palleggiatore titolare, Riccardo Sbertoli, e con in campo al suo posto il palleggiatore di riserva, Alessandro Acquarone, che fino all’anno scorso era un semisconosciuto (perlomeno per il pubblico non specializzato) e giocava in A2, la seconda serie della pallavolo italiana.
Acquarone ha 24 anni, uno in meno di Sbertoli, e negli ultimi mesi della scorsa stagione era stato il palleggiatore del Motta di Livenza, squadra poi retrocessa in A3. Nemmeno un anno dopo, invece, sta giocando titolare ai massimi livelli della pallavolo (l’Itas Trentino è anche in semifinale di Champions League, il principale torneo europeo), nonostante sia solo alla sua prima stagione nel massimo campionato italiano. È stato quindi un salto molto impegnativo e un po’ improvviso, considerato l’infortunio di Sbertoli, che a inizio marzo si è fratturato il mignolo della mano sinistra. Acquarone per il momento lo sta affrontando molto bene: Trento, campione d’Italia in carica, sta continuando a vincere e a giocare molto bene, e per il momento non sta subendo l’assenza di Sbertoli e la mancanza di esperienza del suo sostituto.
Il palleggiatore, o alzatore, è un ruolo cruciale della pallavolo, perché è il giocatore che distribuisce la palla agli schiacciatori (solitamente con il fondamentale del palleggio, da cui il nome). Per questo motivo tocca il pallone tendenzialmente in tutte le azioni, e dev’essere sia preciso nelle alzate, sia scaltro e rapido nello scegliere l’attaccante migliore a cui alzare la palla per la schiacciata. Deve inoltre saper gestire le energie dei suoi compagni, coinvolgendoli tutti nella partita, che è un elemento essenziale in uno sport dove è impossibile che un giocatore prenda iniziativa da solo, dal momento che si può fare un solo tocco di palla per volta.
Per essere un alzatore di livello (com’è Sbertoli, che è la riserva di Simone Giannelli nella nazionale maschile, campione del mondo e vicecampione d’Europa in carica) servono quindi tecnica, personalità e intelligenza, oltre a una buona preparazione fisica, perché in ogni scambio bisogna arrivare sul pallone con tempismo (solitamente vicino alla rete) per alzarlo ai compagni. Nelle partite che ha giocato fino ad ora, Acquarone ha fatto vedere di avere buone mani, come si dice degli alzatori che palleggiano in maniera molto precisa.
La scorsa estate, quando era stato presentato come nuovo acquisto dell’Itas Trentino, l’allenatore Fabio Soli aveva detto che «Acquarone è un palleggiatore dalle indubbie qualità tecniche, che nel corso di tante stagioni in Serie A2 ha dimostrato di avere un tocco sulla palla comune a pochi». Oltre a questo, però, Acquarone ha giocato finora con grande energia, arrivando sempre puntuale sul pallone da palleggiare (anche in modo spettacolare e con inventiva, come in questa alzata fatta con il piede), con coraggio e con grande prontezza, sfruttando nel migliore dei modi la forza degli attaccanti di Trento. Tra questi c’è il 22enne schiacciatore della Nazionale italiana Alessandro Michieletto, considerato ormai uno dei migliori giocatori al mondo.
Pochi giorni dopo l’infortunio di Riccardo Sbertoli, Trento ha ingaggiato dalla squadra francese Arago de Sète il 24enne palleggiatore Matthieu Garcia. La decisione era motivata soprattutto dalla necessità, per la squadra, di allenarsi sempre con due palleggiatori (in modo da poter schierare due squadre complete durante le partitelle di allenamento). Qualcuno, però, considerata la scarsa esperienza di Acquarone, aveva ipotizzato che potesse diventare titolare proprio Garcia, che giocava da diversi anni nella Ligue 1, la prima divisione francese.
Il coach Soli però ha deciso di dare fiducia ad Acquarone, e per il momento è stata una scelta azzeccata: l’Itas Trentino ha vinto tutte le partite della serie con Modena, qualificandosi per le semifinali, e ha battuto 3-1 la Lube Civitanova nell’andata della semifinale di Champions League, della quale giovedì 21 si giocherà il ritorno. Riccardo Sbertoli sta recuperando dall’infortunio e, se Trento dovesse qualificarsi, potrebbe rientrare in tempo per giocare le finali della Superlega e della Champions League. Per il momento, però, nelle prossime partite sarà titolare ancora Alessandro Acquarone.