Il vulcano islandese di Grindavík l’ha fatto di nuovo
Ha eruttato per la quarta volta in tre mesi: non ci sono feriti, la lava è fuoriuscita da una fessura lunga circa 3 chilometri e la città è stata evacuata
Sabato sera verso le 20:20 ora locale (le 21:20 in Italia) è eruttato di nuovo il vulcano di Grindavík, nella penisola di Reykjanes, nel sudovest dell’Islanda e a poca distanza dalla capitale Reykjavík. Alcuni video e foto mostrano la lava uscire da una fessura lunga circa 3 chilometri e colare verso ovest, mentre il cielo è di un rosso acceso.
La città è stata rapidamente evacuata così come la vicina Laguna Blu, una nota area geotermale islandese e tra le maggiori attrazioni turistiche dell’isola. L’aeroporto di Keflavik, il principale dell’Islanda che dista circa 50 minuti in auto da Grindavík, ha continuato a funzionare regolarmente.
Nýtt myndskeið sýnir útbreiðslu hraunsins, sem runnið hefur yfir veg skammt frá Svartsengi og Bláa lóninu, og rennur einnig í átt að Grindavík.
Myndataka: @h0rdur fyrir https://t.co/bPTqUNNidK. pic.twitter.com/7kt1S3AxfZ
— mbl.is (@mblfrettir) March 17, 2024
L’eruzione era considerata imminente dalle autorità e dagli esperti locali, ma non si conosceva il momento esatto nel quale sarebbe avvenuta: i primi segnali di attività sismica sono stati rilevati appena 15 minuti prima che la lava iniziasse a fuoriuscire.
È la quarta volta che il vulcano erutta dallo scorso dicembre. L’ultima era stata l’8 febbraio, con dinamiche molto simili. «Ormai questa è la nostra normalità», ha detto a Reuters Kristin Maria Birgisdottir, una cittadina di Grindavik che lasciò la sua casa lo scorso novembre proprio a causa dell’intensa attività vulcanica.
– Leggi anche: Come si protegge una città da un’eruzione vulcanica
The burning lava has already crossed over the main road to #Grindavik. The most forceful eruption in the recent series! pic.twitter.com/6XuVdZkvkW
— Ólafur Ragnar Grímsson (@ORGrimsson) March 17, 2024
In Islanda terremoti ed eruzioni vulcaniche sono molto comuni, perché l’isola si trova lungo la linea di congiunzione tra due placche tettoniche, la nordamericana e l’euroasiatica. Nella penisola di Reykjanes l’attività vulcanica è ricominciata solo negli ultimi anni dopo quasi 800 anni di quiescenza. Dal 2021 ci sono state varie eruzioni prima di questa: la più grave per ora è quella del 14 gennaio scorso, quando la lava arrivò a bruciare le case di Grindavík. La cittadina però era stata evacuata, e non ci furono feriti.
A Grindavík, che conta circa 3.800 abitanti, le evacuazioni sono ormai diventate frequenti. La prima fu lo scorso 11 novembre, in previsione dell’eruzione avvenuta circa un mese dopo, ma agli abitanti fu concesso di tornare nelle proprie case solo il 19 febbraio. Ben pochi però decisero di farlo, a causa del rischio di nuove eruzioni o fenomeni sismici.