Alcuni dei quasi 300 alunni che pochi giorni fa erano stati rapiti da un gruppo armato nel nord-ovest della Nigeria sono scappati
Almeno 28 dei 287 alunni che pochi giorni fa erano stati rapiti da un gruppo armato nel nord-ovest della Nigeria sono scappati: lo ha detto a BBC News il governatore dello stato di Kaduna, Uba Sani, in uno dei primi sviluppi di quello che è stato uno dei più grandi rapimenti di alunni da una scuola nella storia recente del paese. L’ultimo di grandi dimensioni era avvenuto a giugno del 2021, quando un gruppo armato rapì più di 80 alunni da una scuola nella provincia di Kebbi, sempre nel nord-ovest del paese.
Sia l’esercito nigeriano che gruppi di familiari e volontari stanno continuando a cercare le bambine e i bambini che giovedì sono stati rapiti da una scuola della città di Kuriga, tutti tra gli otto e i quindici anni. Le ricerche sono concentrate soprattutto nelle foreste dello stato di Kaduna e in alcune zone degli stati confinanti di Katsina e Zamfara. Uno dei bambini rapiti, che si pensa abbia 14 anni, è morto dopo essere stato ferito con colpi di arma da fuoco da uno dei rapitori.
In Nigeria i rapimenti di massa con l’obiettivo di chiedere un riscatto erano piuttosto frequenti fino a pochi anni fa, ma nell’ultimo periodo ce ne sono stati di meno, anche perché nel 2022 è stata approvata una discussa legge che rende illegale pagare i riscatti. Quello di giovedì tuttavia era stato il secondo grosso rapimento nel giro di due giorni, visto che mercoledì nel nord-est del paese erano state rapite altre decine di persone da un campo per sfollati.
Nel nord-ovest della Nigeria i rapimenti sono compiuti da semplici gruppi criminali, mentre nel nord-est sono attivi anche gruppi jihadisti come Boko Haram e la Provincia dell’Africa occidentale dello Stato Islamico, affiliata all’ISIS.
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