Sam Altman torna nel consiglio di amministrazione di OpenAI
Riprenderà così il controllo della più importante società di intelligenza artificiale al mondo, dopo che a novembre in pochi giorni era stato prima licenziato e poi richiamato
Venerdì OpenAI, l’azienda che gestisce il sistema di intelligenza artificiale ChatGPT, ha annunciato che l’amministratore delegato Sam Altman potrà tornare ufficialmente a far parte del consiglio di amministrazione dell’azienda, insieme a tre nuovi amministratori. A fine novembre 2023 proprio il consiglio aveva licenziato Altman senza preavviso e con poche spiegazioni, ma c’erano state da subito molte pressioni sulla dirigenza dell’azienda per farlo riassumere: fra le altre cose quasi tutti i dipendenti avevano firmato una lettera aperta che chiedeva il suo ritorno e le dimissioni del consiglio di amministrazione, minacciando di dimettersi in massa in caso contrario. Altman è una delle figure più in vista nel settore delle intelligenze artificiali e alcuni gli attribuiscono molto del successo di ChatGPT.
Già pochi giorni dopo OpenAI aveva comunicato il ritorno di Altman a capo dell’azienda e la rimozione di quasi tutto il consiglio che l’aveva licenziato. Fino a ora però Altman era rimasto fuori dal consiglio di amministrazione mentre veniva svolta un’indagine interna: la decisione di licenziarlo infatti era stata motivata dal consiglio di amministrazione citando una sua presunta scarsa trasparenza in certe decisioni, che avrebbe impedito al consiglio di controllare adeguatamente. L’indagine si è conclusa questa settimana e ha stabilito che al tempo la condotta di Altman «non richiedeva la sua rimozione» e che lui sia la persona giusta per dirigere l’azienda. Venerdì Altman si è comunque scusato per il suo comportamento in quei giorni, dicendo che avrebbe potuto gestire la situazione «con più attenzione».
Secondo alcune fonti citate da diversi giornali statunitensi il licenziamento di Altman al tempo avrebbe avuto a che fare anche con divergenze fra il consiglio e Altman sulla velocità con cui sviluppare, diffondere e commercializzare i sistemi di intelligenze artificiali: il consiglio avrebbe avuto una posizione più cauta, mentre Altman sembrava interessato a sfruttare il più possibile la grande visibilità ottenuta da OpenAI e ChatGPT nell’ultimo anno per attirare nuovi investimenti ed espandersi.
OpenAI è formata da una società commerciale, nata nel 2018, ma è controllata da una società senza scopo di lucro, diretta dal consiglio di amministrazione e fondata nel 2015.
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