In alcune zone di Rimini non si vede la Rai
I problemi di ricezione vanno avanti da dieci giorni e riguardano circa 40mila persone, ma non sono chiari i motivi
Da circa dieci giorni in alcune zone del comune di Rimini i residenti non riescono a vedere i canali della Rai. Alcuni vedono le immagini ma non sentono l’audio, ad altri appare solo uno schermo nero. Come ha detto al Corriere della Sera l’assessore comunale Mattia Morolli, che ha la delega alla transizione digitale, la zona coinvolta dal problema di ricezione è piuttosto vasta e «va dalla fiera fino al casello autostradale di Rimini Nord, coinvolgendo più di 40mila persone».
Non sono ancora chiari i motivi tecnici del disservizio, ma non è la prima volta che nel comune ci sono problemi di ricezione: non erano comunque mai durati così tanto. Secondo Morolli l’oscuramento potrebbe essere dipeso da alcuni interventi tecnici sulle infrastrutture, che già in passato avevano causato disservizi.
Il Corriere scrive che all’inizio di questa settimana il comune ha contattato Lepida, la società che gestisce le reti televisive dell’Emilia-Romagna, che a sua volta ha già contattato la Rai per un intervento risolutivo.
Un problema simile succede spesso in alcune località venete, come Jesolo, Treviso, Portogruaro e San Donà di Piave, dove soprattutto in estate ci sono lunghi oscuramenti dei canali. In questo caso però le cause dei disservizi sono diverse da quelle di Rimini: i tecnici li hanno attribuiti in parte al forte caldo che comprometterebbe il segnale e in parte ad alcuni problemi strutturali della rete locale, che rendono il segnale debole anche in inverno. A metà febbraio si è tenuta proprio su questo tema un’assemblea dei giornalisti del Tgr Veneto, che hanno sostenuto che il fatto di non accedere ai canali Rai rischia di escludere dall’informazione molte persone che si affidano alla televisione per tenersi aggiornate.
Recentemente ne ha parlato anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, secondo cui questa situazione «priva del contatto con quanto avviene quotidianamente, dalla nostra regione al mondo intero, una grandissima compagine di persone, tra cui moltissimi anziani, che ha ancora nelle trasmissioni televisive il principale strumento per relazionarsi con la realtà esterna».