Il tribunale di Roma ha condannato a 8 mesi i tre attivisti di Ultima Generazione che avevano imbrattato la facciata del Senato
Martedì il tribunale di Roma ha condannato a otto mesi di reclusione i tre attivisti di Ultima Generazione che il 2 gennaio del 2023 avevano imbrattato la facciata di palazzo Madama, la sede del Senato. Sono due ragazzi e una ragazza fra i 24 e i 28 anni, accusati di danneggiamento aggravato. Il Senato, il ministero della Cultura e il Comune di Roma avevano chiesto un risarcimento danni per un totale di 190mila euro, ma il tribunale ha per ora accordato loro il pagamento di una provvisionale (una sorta di anticipo in attesa della decisione definitiva) da 60mila euro.
Il processo era iniziato lo scorso maggio ed era stato uno dei primi processi organizzati in Italia contro attivisti per il clima. I tre si erano avvicinati alla porta principale del palazzo e avevano spruzzato vernice ad acqua arancione prima di essere fermati da alcuni carabinieri che presidiavano l’ingresso dell’edificio. L’azione non aveva causato danni permanenti alla facciata, che era stata ripulita il giorno successivo.
Negli ultimi mesi molti attivisti di Ultima Generazione sono stati denunciati o sottoposti a misure cautelari per azioni simili, organizzate per sensibilizzare la popolazione sulla necessità di intervenire al più presto per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. Alcuni di loro sono già stati condannati in primo grado. A fine gennaio 2024 è stata approvata dalla Camera una legge che aumenta le pene per chi danneggia opere d’arte e beni paesaggistici, proposta dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano proprio per contrastare azioni come quelle di Ultima Generazione.
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