Almeno 170 persone sono state uccise in un solo giorno in una serie di attacchi armati in Burkina Faso
La scorsa settimana almeno 170 persone sono state uccise in un solo giorno in una serie di attacchi in tre città del nord del Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale, da parte di gruppi armati. Lo ha fatto sapere domenica il procuratore di Ouahigouya, secondo cui gli attacchi sarebbero stati compiuti tutti il 25 febbraio nelle città di Komsilga, Nodin e Soroe, nella provincia di Yatenga. Negli attacchi sono state uccise molte donne e bambini: le indagini su chi li abbia compiuti sono ancora in corso, e non è stato accusato nessun gruppo in particolare.
Sembra però molto probabile che i colpevoli siano gruppi islamisti jihadisti, che negli ultimi anni hanno compiuto moltissimi attacchi nel nord del Burkina Faso. Da anni gruppi armati locali controllano molte delle regioni nella parte nord del Burkina Faso. Questo ha provocato la morte di migliaia di civili e costretto circa due milioni di persone (su 22 milioni di abitanti) ad abbandonare le proprie case. Il paese è politicamente sempre più instabile: ha subito due colpi di stato nel 2022 e un terzo tentativo nel 2023.
Secondo le autorità locali, questi ultimi attacchi non sarebbero collegati a quello compiuto sempre il 25 febbraio in una chiesa cattolica a Essakane, un villaggio nel nord del paese vicino al confine con il Niger, in cui erano state uccise 15 persone.