A Belgrado, in Serbia, si ripeteranno le elezioni locali, in seguito alle grosse proteste per le presunte irregolarità

Una protesta dei parlamentari di opposizione in Serbia che chiedevano la ripetizione delle elezioni (AP Photo/Darko Vojinovic, File)
Una protesta dei parlamentari di opposizione in Serbia che chiedevano la ripetizione delle elezioni (AP Photo/Darko Vojinovic, File)

Le autorità serbe hanno annunciato che si dovranno ripetere le elezioni locali che si erano tenute a dicembre a Belgrado, la capitale del paese.

Le elezioni erano state vinte dal candidato del Partito Progressista Serbo del presidente Aleksandar Vučić, di centrodestra. Ma subito dopo il voto – che si era svolto insieme a quello per eleggere il parlamento – l’opposizione aveva accusato di brogli il partito di Vučić, e in molte città del paese c’erano state grosse proteste contro il governo. Anche gli osservatori locali e internazionali che hanno il compito di assicurarsi che le elezioni si tengano in modo equo e regolare avevano detto di aver riscontrato diverse irregolarità nel voto: erano state segnalate manipolazioni delle urne e compravendita di voti.

Domenica Aleksandar Šapić, il sindaco ad interim di Belgrado che aveva vinto le elezioni di dicembre, ha annunciato le nuove elezioni dopo averne discusso con i leader nazionali del Partito Progressista Serbo. Ha però negato che la decisione avesse a che fare con le accuse di brogli, e ha detto che in questo modo si voglia solo «alzare l’asticella [della legittimità]. Abbiamo preso una decisione che ci danneggia, e non abbiamo paura».