Un parco giochi per milionari che attraversa gli oceani
Come si vive sulla nave residenziale più grande e lussuosa al mondo, tra feste, partite a poker e soste al carnevale di Rio de Janeiro
La nave The World ha 12 ponti, è lunga quasi 200 metri e larga 30, ma non è esattamente una nave da crociera e non è nemmeno uno yacht qualsiasi: con 165 appartamenti di lusso che costano dai 2 milioni di dollari in su è la nave residenziale privata più grande al mondo, dove vivono più o meno in pianta stabile tra le 150 e le 200 persone. The World, il cui nome significa “il mondo”, è stata descritta da CNN Travel come «un parco giochi per multimilionari e miliardari che circumnaviga gli oceani»: i suoi abitanti preferiscono mantenere una certa riservatezza, ma uno di loro ha raccontato com’è stato viverci.
«Non dico che tutto quello che succede in The White Lotus succeda su The World», ha detto infatti a CNN Travel l’avvocato in pensione Peter Antonucci, citando la serie tv di successo ambientata in alberghi di lusso popolati da persone ricchissime: «credo però che in gran parte questo paragone non sia inaccurato».
Sul sito ufficiale dedicato alla nave, viene promessa «la combinazione definitiva tra un viaggio di lusso e cene di prim’ordine, un catalogo di vini da premio, esperienze ed escursioni nelle parti più remote del globo, servizi di salute e benessere ed eventi culturali arricchenti». A bordo ci sono un campo da tennis, un ampio centro benessere e una cantina di vini ben fornita, oltre naturalmente a bar, ristoranti, parrucchieri e molto altro. Come ha raccontato sulla rivista di lusso Elite Traveler la giornalista Kim Ayling, che ci ha fatto un breve viaggio attorno alle coste del Galles nell’estate del 2023, gli abitanti si ritrovano per giocare a poker e a golf, ma anche per fare esperienze più ordinarie, per esempio partecipare a un club del libro o vedere un film.
Anche il Times ha usato l’espressione «parco giochi» per parlare della World, che spesso fa soste programmate per consentire ai suoi abitanti di partecipare a eventi di fama mondiale, come il carnevale di Rio de Janeiro in Brasile o il prestigioso torneo di tennis di Wimbledon a Londra. «Non ci vivono celebrità conosciute a livello globale», ha detto al Times la direttrice della comunicazione di The World, Anne-Beth Nemeroff, «ma molte persone sono note nei paesi da cui provengono». La vita sociale a bordo sembra comunque una delle principali attrattive della nave.
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Antonucci ha descritto l’atmosfera sulla nave «a metà tra quella di un country club e di una sorority», riferendosi ai club ricreativi che di solito frequentano le persone molto ricche e alle confraternite delle ragazze universitarie negli Stati Uniti. «Si beve molto, si fanno feste di continuo. E questa è la parte divertente». Ha raccontato anche che succedono cose «in parte divertenti e relativamente innocue, come gente che si sbronza e finisce a cantare o semplicemente passa una bella serata», ma anche una dimensione più libertina che a lui personalmente non è piaciuta.
Antonucci aveva scoperto dell’esistenza di The World attorno al 2012 grazie a un articolo del Wall Street Journal e, dopo un viaggio “di prova” tra Belize e canale di Panama, nel 2014 aveva comprato un bilocale a bordo con la moglie. All’inizio gli era sembrato tutto «assurdamente costoso», ma poi aveva cambiato idea e aveva comprato altri tre appartamenti (il primo per circa 1,6 milioni di dollari e gli altri per 4 ciascuno, ricorda).
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Dal 2002 The World si è fermata in più di mille porti in 120 paesi, come si legge sul sito dedicato. Le famiglie proprietarie degli appartamenti sono circa 150, da 20 diversi paesi; alcuni ci vivono in pianta stabile ma la maggior parte lo fa per tre o quattro mesi di seguito, utilizzandola come seconda casa. Ci abitano anche famiglie con figli che non vanno a scuola ma che fanno homeschooling, cioè che vengono istruiti direttamente dai genitori o da chi per loro.
Il costo degli appartamenti a bordo va dai 2 milioni di dollari per un monolocale di circa 30 metri quadrati a circa 15 milioni per un appartamento da 300 metri quadrati con tre camere da letto, scrive sempre il Times. A bordo si può comprare un appartamento solo se invitati da una persona che ne ha già uno, e con il consenso di almeno un altro abitante. Secondo voci citate da CNN Travel per essere ammessi bisognerebbe avere un patrimonio di almeno 10 milioni di dollari. L’itinerario della nave è deciso con una votazione dagli abitanti, con tre anni di anticipo: ogni spostamento deve essere organizzato nei minimi dettagli, che sia per visitare le foreste di Grenada nel mar dei Caraibi, fare un safari in Australia o vedere i pinguini in Antartide.
Nella vita di tutti i giorni non si paga niente ma il personale di bordo segna con discrezione tutte le spese, che a fine anno si sommano a quelle per coprire i costi di manutenzione e gli stipendi dell’equipaggio, più o meno alte a seconda della metratura degli appartamenti, un po’ come accade per le spese condominiali. Vivere a bordo, però, non è sempre comodo e anche per questo molte persone non ci restano più di sei o sette anni: un periodo, nota Nemeroff, comunque sufficiente per circumnavigare «il mondo due volte».
Solitamente chi vende il suo appartamento lo fa per motivi di salute oppure per stare più vicino a figli e nipoti, dice sempre Nemeroff. Antonucci ha venduto il suo nel 2019 perché «una volta che hai circumnavigato tutto il globo un po’ di volte, lo hai visto, e io avevo visto quello che volevo vedere». Alla fine «le scelte politiche e i pettegolezzi a bordo [lo] avevano stufato un po’»: da allora ha scritto tre libri ispirati alla sua esperienza sulla nave, che sostiene non includano fatti o persone reali.