I 17 omicidi che per mesi nessuno mise in relazione
I delitti di Donato Bilancia furono a lungo trattati come se fossero stati commessi da diverse persone e con moventi differenti: nessuno allora in Italia pensava all'esistenza di un assassino seriale di quel tipo
Tra l’ottobre del 1997 e l’aprile del 1998 avvennero tra Liguria e Piemonte 17 omicidi. Furono uccisi gestori di bische, cambiavalute, gioiellieri, guardie notturne, benzinai, donne che si prostituivano e infine casuali passeggere di treni. Per molti mesi quei delitti non vennero messi in relazione tra loro e indagarono quattro procure diverse. Quegli omicidi erano invece stati commessi da una persona sola che uccise freneticamente in un brevissimo periodo di tempo.
Le due nuove puntate di Indagini raccontano i delitti commessi da Donato Bilancia, che venne chiamato dai media il killer dei treni, l’assassino seriale italiano che ha causato il maggior numero di vittime. È la storia di come una perizia balistica che avrebbe potuto indirizzare le indagini venne ignorata, così come vennero ignorati o sottovalutati molti altri elementi che avrebbero potuto far capire prima che ad agire era un serial killer. Nessuno pensava allora che potesse esserci in Italia un assassino seriale di quel tipo. La soluzione arrivò quasi per caso.
È anche la storia di numerose perizie psichiatriche e di come queste perizie vennero effettuate, di come Donato Bilancia, dopo l’arresto, cercò di stare al centro dell’attenzione dei media e di come poi invece si definì perseguitato dagli stessi media. Quando venne arrestato gli inquirenti erano pronti a contestargli sette omicidi, lui ne confessò 17.
– Leggi anche: Chi era Donato Bilancia
Le due puntate di Indagini sulla storia di Donato Bilancia sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui), ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music e Google Podcasts.