Putin ha di nuovo tirato in mezzo le armi nucleari
Durante il discorso annuale al parlamento ha detto che la Russia è pronta a usarle contro i paesi occidentali, una minaccia già ripetuta varie volte negli ultimi due anni
Giovedì il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto il suo discorso annuale al parlamento. Era un evento piuttosto atteso, ma non ha riservato grosse sorprese: in oltre due ore ha parlato dell’arsenale militare in possesso della Russia e attaccato diverse volte i paesi occidentali, minacciandoli di ritorsioni per il loro sostegno all’Ucraina. Ha poi toccato alcune tematiche relative agli affari interni, come l’economia, la tecnologia e il sistema scolastico. Non ha mai pronunciato il nome di Alexei Navalny, il dissidente russo morto lo scorso 16 febbraio in un carcere di massima sicurezza in Siberia in circostanze ben poco chiare.
Tra le altre cose, Putin ha detto che la Russia è pronta a usare armi nucleari contro i paesi occidentali. Non è la prima volta che fa minacce di questo genere, anzi: dall’inizio della guerra in Ucraina ha fatto riferimento varie volte a questa possibilità, in modo più o meno velato. È effettivamente una minaccia eccezionale, dato che da decenni nessun leader di una potenza nucleare minacciava o anche soltanto accennava a questo scenario. Dall’altro lato però le affermazioni di Putin vanno prese con molta cautela, soprattutto a causa delle enormi conseguenze che un gesto del genere potrebbe avere, di cui anche la Russia è ben consapevole.
Putin ha fatto riferimento in particolare alle affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che pochi giorni fa aveva detto di non poter escludere la possibilità che i paesi occidentali decidano di inviare truppe in Ucraina. Molti leader di paesi europei hanno però preso le distanze da questa eventualità, dicendo di non avere alcuna intenzione di intervenire in modo diretto nella guerra.
Putin ha detto che minacce di questo tipo rendono più probabile un «conflitto con l’uso di armi nucleari» in Europa. «Anche noi abbiamo armi che possono colpire obiettivi sui loro territori, non lo capiscono?», ha aggiunto, riferendosi ai leader dei paesi europei.
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