È stato riconosciuto un risarcimento di 3 milioni di euro a Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto alla strage del Mottarone

(ANSA/TINO ROMANO)
(ANSA/TINO ROMANO)

Lunedì 26 febbraio il tribunale di Verbania ha riconosciuto un risarcimento di 3 milioni di euro a Eitan Biran, il bambino di 9 anni unico sopravvissuto all’incidente alla funivia del Mottarone: il 23 maggio 2021 una cabina della funivia che collega la città di Stresa, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, con il monte Mottarone, cadde uccidendo 14 dei 15 passeggeri a bordo. Biran sopravvisse, mentre morirono i genitori, il fratello minore e i bisnonni. Nelle scorse settimane anche i parenti delle altre vittime avevano accettato un risarcimento da parte di Leitner, l’azienda che si occupava della manutenzione dell’impianto.

Secondo le ricostruzioni la cabina cadde perché si spezzò la fune traente dell’impianto, cioè il cavo che fa muovere la cabina, tirandola indietro. Il freno d’emergenza, che avrebbe dovuto entrare in funzione, non si attivò. La cabina acquistò sempre maggiore velocità e quando incrociò uno dei piloni del tracciato si sganciò dalla fune portante e si schiantò al suolo dopo una caduta di venti metri, rotolando poi lungo il pendio fino a fermarsi contro alcuni alberi. Secondo una perizia ordinata in seguito dalla procura di Varese l’incidente fu provocato da un guasto al sistema frenante, ma anche dall’usura della fune dovuta alla mancanza di manutenzione e controlli. Questo provò che la strage non fu accidentale, ma causata da una gestione dell’impianto negligente.

Con l’accordo fra i legali di Biran, Leitner e Ferrovie del Mottarone, la società che aveva in gestione l’impianto, si è chiusa la parte dei processi che riguarda i risarcimenti spettanti alle vittime. Inizieranno ora le udienze per valutare la richiesta di rinvio a giudizio della procura di Verbania nei confronti dei presunti responsabili della strage: sei persone, Leitner e Ferrovie del Mottarone.