Oggi in Israele si vota alle elezioni locali, le prime dall’attacco di Hamas del 7 ottobre
Martedì mattina alle 7 ora locale (8 ora italiana) sono stati aperti i seggi per le elezioni di 241 enti locali in Israele, che comprendono anche le cariche di sindaco in città importanti come Gerusalemme, Tel Aviv e Haifa. I seggi si chiuderanno alle 22 e i risultati dovrebbero essere pubblicati il 3 marzo. Sono le prime elezioni che si tengono nel paese dopo l’attacco del gruppo radicale palestinese Hamas del 7 ottobre e l’invasione della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Le votazioni avrebbero dovuto tenersi il 31 ottobre 2023 ma erano state rimandate proprio a causa dell’attacco. A più di quattro mesi dall’inizio della guerra potrebbero essere usate dalla popolazione per mandare un segnale al governo centrale sul modo in cui sta gestendo l’invasione della Striscia e il mancato recupero di molti ostaggi israeliani che ancora si trovano nella regione.
È prevista un’affluenza bassa dato che secondo il ministero dell’Interno molti hanno paura che Hamas o il gruppo radicale sciita libanese Hezbollah cerchino di colpire il paese proprio oggi. In più, migliaia di residenti sono stati evacuati o hanno lasciato le loro case all’inizio di ottobre e non sono ancora tornati. Per questi motivi, le votazioni in 11 comuni che erano stati completamente evacuati perché molto vicini alla Striscia di Gaza o al confine con il Libano sono state rimandate al 19 novembre. Secondo il quotidiano The Times of Israel, la bassa affluenza potrebbe favorire i partiti sostenuti dagli ebrei ultraortodossi, la cui affluenza alle urne è generalmente molto alta.
Infine, molti israeliani arruolati nell’esercito si trovano nei pressi o dentro la Striscia di Gaza. Il governo ha previsto un voto anticipato per tutte le persone che stanno facendo il servizio militare o che sono arruolate nell’esercito e stanno combattendo nella Striscia di Gaza: hanno iniziato a votare già dal 20 febbraio.
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