Il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh si è dimesso
Il primo ministro dell’Autorità Palestinese Mohammad Shtayyeh ha presentato le sue dimissioni al presidente Mahmoud Abbas: stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa dell’Autorità Palestinese, Wafa, Abbas ha accettato le dimissioni di Shtayyeh, ma gli ha chiesto di rimanere in carica fino alla nomina di un successore. Entrambi fanno parte di Fatah, il partito laico e moderato che controlla l’Autorità Palestinese, l’organismo che governa con molte limitazioni parte della Cisgiordania.
L’Autorità Palestinese, che è stata creata nel 1994 in seguito agli Accordi di Oslo, non governa più dal 2007 l’altro territorio reclamato come parte dello stato palestinese, la Striscia di Gaza: allora ne fu espulsa dal movimento radicale Hamas.
Shtayyeh, economista entrato in carica come primo ministro nel 2019, ha detto che in futuro saranno necessari «nuovi accordi politici e di governo che considerino la situazione emersa nella Striscia di Gaza, i colloqui di unità nazionale e il bisogno impellente di un consenso fra i palestinesi» e «l’estensione del controllo dell’Autorità Palestinese su tutto il territorio» della Palestina.
Gli Stati Uniti e diversi paesi arabi sperano che quando finirà la guerra in corso nella Striscia di Gaza, iniziata da Israele in seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre, il territorio venga governato dall’Autorità Palestinese, ma hanno anche detto che l’organo deve essere riformato, dati i suoi grossi problemi di corruzione. Israele ha detto di essere contrario a questo piano. Rappresentanti di Fatah e Hamas si incontreranno a Mosca mercoledì per discutere la possibile formazione di un governo di unità nazionale.
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