Nello stato indiano di Assam è stata abolita una legge che consentiva il matrimonio tra musulmani minorenni
Lo stato dell’Assam, nell’India orientale, ha abolito una legge vecchia di 89 anni che consentiva ai cittadini di religione musulmana di sposarsi anche se erano minorenni. Questa decisione pone fine a una pratica estremamente controversa, ma ha comunque creato alcune polemiche politiche, perché è stata vista dalla comunità musulmana locale come un tentativo di incitare l’elettorato contro i musulmani da parte del BJP, il partito nazionalista indù che governa lo stato e tutto il paese. In India in primavera si terranno le elezioni legislative.
Qualcosa di simile era successo il mese scorso nello stato dell’Uttarakhand, quando il BJP aveva abolito la pratica della poligamia.
Attualmente i diversi gruppi etnici e religiosi dell’India hanno la libertà di decidere come gestire internamente questioni come il matrimonio, il divorzio, l’adozione e l’eredità, o possono seguire un codice civile laico opzionale. Il BJP intende invece istituire un codice civile unitario valido per tutti. Questo potrebbe eliminare alcune pratiche problematiche, come la poligamia o il matrimonio tra e con minorenni, ma al tempo stesso è visto come un attacco alla società multireligiosa indiana.
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