L’ex capo della NRA, la lobby delle armi statunitense, dovrà restituire 4,3 milioni di dollari di fondi usati per spese personali
Venerdì una giuria dello stato di New York ha stabilito che Wayne LaPierre, l’ex capo storico della National Rifle Association, la potente lobby delle armi negli Stati Uniti, e altri dirigenti sono responsabili di uso improprio dei fondi dell’associazione, che è sottoposta alle regole sui bilanci delle attività non profit. La sentenza arriva al termine di un processo civile iniziato a gennaio, pochi giorni dopo che LaPierre si era dimesso dopo trent’anni dall’incarico che ricopriva nella NRA. La giuria ha accertato che LaPierre ha usato milioni di dollari per spese personali non consentite dalle leggi sulle non profit, come voli privati, vacanze e altri benefit. Dovrà restituire alla NRA 4,3 milioni di dollari. All’ex capo della tesoreria Wilson Phillips è stata imposta la restituzione di 2 milioni di dollari, mentre al consigliere generale John Frazer sono state attribuite delle responsabilità, ma non dovrà restituire niente.
Questo processo è stato molto seguito negli Stati Uniti perché ha mostrato alcune grosse storture nella gestione dell’associazione, che già da un po’ di tempo ha vari problemi economici e di popolarità. Tra il 2016 e il 2020 aveva perso il 23 per cento dei suoi iscritti. La NRA esiste dal 1871, con l’obiettivo di difendere il diritto di possedere armi, e nei decenni è diventata una delle più potenti lobby degli Stati Uniti, che si è opposta a ogni tentativo di regolamentare in maniere più stringenti l’utilizzo delle armi.
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