Almeno dieci persone sono morte nel grande incendio in un complesso residenziale a Valencia
Al momento non risultano dispersi, ma continueranno comunque le ricerche, e quindici persone sono rimaste ferite
Giovedì pomeriggio un grosso incendio ha distrutto due edifici adiacenti nel quartiere di Campanar, nella città spagnola di Valencia, che erano rivestiti in poliuretano, un materiale altamente infiammabile. Il forte vento che stava soffiando in città ha contribuito alla rapida propagazione delle fiamme, che i vigili del fuoco hanno spento solo nella notte. Le operazioni di ricerca dei morti sono ancora in corso, dato che per diverse ore dopo lo spegnimento delle fiamme gli edifici sono rimasti troppo caldi per essere ispezionati, e il bilancio dei morti e dei dispersi è ancora in aggiornamento.
I due edifici erano rispettivamente di quattordici e dieci piani, erano divisi in 138 appartamenti, e ci vivevano circa 450 persone. Dopo una prima ispezione della polizia scientifica e dei vigili del fuoco sono stati trovati 10 morti all’interno dei due edifici, e non dovrebbero esserci dispersi. Saranno comunque fatte ulteriori ricerche. 15 persone sono rimaste ferite, fra cui 7 vigili del fuoco: nessuna di esse è in pericolo di vita.
Dopo aver spento l’incendio, i vigili del fuoco hanno continuato a lavorare per raffreddare il più possibile l’interno dell’edificio, così da permettere di accedere anche ai piani superiori, rimasti caldi più a lungo. Ieri erano comunque riusciti a salvare varie persone che erano rimaste intrappolate nell’edificio utilizzando piattaforme elevatrici, come mostra il video qui sotto.
Emocionante. Se han dejado la piel para sacar a las dos personas atrapadas en el dantesco incendio del edificio de #Valencia
Orgullo de bomberos, de cuerpos y fuerzas de seguridad, de personal sanitario que arriesgan su vida para proteger a las personas.
Gracias ❤️ pic.twitter.com/kWcd1djDig
— Carlos F. Bielsa | Alcalde de Mislata (@CarlosFBielsa) February 22, 2024
L’incendio è iniziato al settimo piano di un edificio ma si è diffuso molto rapidamente nel resto del complesso, correndo lungo la facciata. David Higuera, ingegnere ed esperto in installazioni edili, ha spiegato al quotidiano spagnolo El País che la propagazione così rapida dell’incendio è dovuta al fatto che la facciata fosse quasi del tutto coperta di lastre di alluminio con un isolante sintetico, il poliuretano appunto, «molto combustibile». Quando entra a contatto con una fiamma, il poliuretano prende fuoco facilmente e comincia a gocciolare: i fumi caldi tendono a salire, mentre le gocce calde cadono. Per questo le fiamme si sono diffuse molto rapidamente sia verso l’alto che verso il basso.
Esther Puchades Alarcón, esperta di prevenzione e gestione del rischio e vicepresidente del Colegio Oficial de Ingenieros Técnicos Industriales de Valencia (Cogitival), ha detto che l’edificio è stato costruito nel 2008, quando la legge spagnola consentiva ancora l’utilizzo di questo materiale nelle costruzioni edili.
La polizia ha bloccato l’accesso alla strada per evitare incidenti e facilitare l’arrivo dei mezzi di soccorso, e ha chiesto sui social network di evitare di avvicinarsi al luogo dell’incendio. Il ministero della Difesa ha inviato una squadra dell’unità militare di emergenza nazionale ad aiutare nelle operazioni di soccorso. Nel frattempo i vicini di casa si sono mobilitati per portare vestiti, coperte e cibo alle persone che hanno dovuto lasciare le proprie case.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha scritto online di essere «costernato per il terribile incendio» e ha espresso la sua solidarietà a tutte le persone colpite, oltre al suo riconoscimento «a tutto il personale di emergenza già schierato sul campo».