Un paese in cui la barbabietola piace a molti
In Australia viene mangiata abitualmente ed è uno degli ingredienti tipici dell'hamburger: un problema, visto che a causa di un ciclone dell'anno scorso ora scarseggiano
La barbabietola è generalmente un ortaggio poco apprezzato da molte persone per via del suo sapore terroso, del suo colore intenso e della sua particolare consistenza. Questo vale per molti paesi occidentali con una grossa eccezione: in Australia, secondo l’associazione che rappresenta il settore agricolo (AUSVEG), la barbabietola (o rapa rossa) piace molto ed è impiegata abitualmente in cucina dalla metà della popolazione. Tra le altre cose, è uno degli ingredienti fondamentali della ricetta tradizionale locale dell’hamburger.
L’economista Justin Wolfers ha usato l’espressione “paradosso della barbabietola” per descrivere il fatto che sebbene la cucina australiana moderna sia del tutto simile a quella statunitense, questo ortaggio sia accolto in modo completamente diverso. Da alcune settimane però la barbabietola in Australia scarseggia: dipende dai danni alle coltivazioni provocati da un ciclone all’inizio del 2023 e dal fatto che l’industria del paese non sia stata in grado di aumentare la produzione.
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La rapa rossa fu introdotta in Australia dai coloni europei alla fine del Settecento e nel tempo si è trasformata in uno degli alimenti base della cucina locale, ha spiegato l’orticoltore australiano Jamie Donovan. Andrew White, portavoce dell’AUSVEG, dice che piace per la sua versatilità, per il suo sapore e per i suoi benefici, ma anche perché permette di colorare i piatti e perché si conserva bene anche per molti giorni. Un sondaggio organizzato nel 2022 dall’AUSVEG dice che gli australiani la mangiano spesso in insalata, come snack, oppure bevono il suo succo.
È anche un’istituzione nei pub e nei ristoranti australiani, che usano quella a fette, conservata in lattine, per farcire gli hamburger tipici (noti come “Australian burger with the lot”). La rapa rossa cominciò a essere servita nei panini assieme a carne, cipolle, pomodori e lattuga negli anni Quaranta. La ricetta si diffuse e diventò popolarissima soprattutto nei due decenni successivi, anche perché nel frattempo avevano aperto le due principali aziende che lavorano e distribuiscono la barbabietola nel paese, la Edgell e la Golden Circle.
Al momento in Australia ci sono meno barbabietole del solito per via dei danni prodotti circa un anno fa dal ciclone Gabrielle, che aveva distrutto numerose coltivazioni della Golden Circle nel nord-est della Nuova Zelanda: l’azienda infatti è australiana, è controllata dall’americana Kraft Heinz ma ha spostato da tempo la propria attività fuori dal paese. Nelle zone temperate di Australia e Nuova Zelanda le barbabietole si piantano generalmente tra luglio e marzo, e nelle aree più fredde da settembre a febbraio. Con Gabrielle però non tutti gli agricoltori australiani sono riusciti a seminarle in tempo per compensare le perdite dei raccolti neozelandesi.
Ed Fagan, un agricoltore di Cowra, nel New South Wales, ha detto ad ABC che i coltivatori di barbabietola australiani si sono trovati «al punto in cui bisogna colmare il divario, ed è un divario grosso». A suo dire quando Golden Circle aveva deciso di spostare tutta la produzione in Nuova Zelanda non aveva tenuto in considerazione i possibili rischi per il mercato australiano. Al contempo, la AUSWEG ha riconosciuto che questa carenza nella catena di approvvigionamento evidenzia la necessità di rafforzare l’industria nazionale, per evitare situazioni simili dovute a eventi climatici o altri fattori.
Edgell ha confermato che i raccolti dei produttori neozelandesi sono stati compromessi dalle alluvioni del 2023, con conseguenze per la fornitura di barbabietole in Australia. Una portavoce di Kraft Heinz ha detto che la Golden Circle sta lavorando per risolvere il problema, ma che ci vorranno ancora alcune settimane per tornare ai livelli normali. Nonostante questo, a detta delle aziende, il raccolto del 2024 sembra buono. Intanto la catena di fast food Hungry Jack’s ha fatto sapere che nei suoi ristoranti la barbabietola continua a essere disponibile, e dice di averne «molta da far gustare ai clienti».
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