OpenAI ha spiegato cosa è successo a ChatGPT tra martedì e mercoledì
OpenAI ha pubblicato una spiegazione di quanto accaduto a ChatGPT, il proprio chatbot gratuito basato sull’intelligenza artificiale, che tra martedì sera e mercoledì pomeriggio aveva dato risposte senza senso, parlando in più lingue contemporaneamente e inventandosi parole dal nulla.
L’azienda ha detto di aver introdotto qualche leggera modifica nel modello per «ottimizzare l’esperienza dell’utente», ma di aver così introdotto per sbaglio un bug, ovvero un difetto di programmazione. «I grandi modelli linguistici [su cui si basano software come OpenAI, ndr] generano risposte campionando casualmente parole basate in parte sulle probabilità [che vengano usate in un determinato contesto]. Il loro “linguaggio” è costituito da numeri», hanno spiegato. «In questo caso c’era un bug nella fase in cui il modello sceglie questi numeri. Il modello sceglieva quindi numeri leggermente sbagliati, che producevano sequenze di parole prive di senso». ChatGPT è tornato a funzionare normalmente mercoledì pomeriggio e l’azienda ha detto che il problema è stato definitivamente risolto.
Il servizio, che secondo l’azienda viene utilizzato da 180 milioni di persone al mese, aveva problemi sia nella sua forma gratuita – che si basa sul modello GPT-3.5, meno avanzato – che in quella a pagamento, basata su GPT-4. Entrambi i modelli solitamente sono capaci di dare risposte anche molto articolate dopo essere stati addestrati su una massa gigantesca di dati.