La guardia costiera cinese ha fermato e controllato una nave di Taiwan con a bordo dei turisti
Lunedì la guardia costiera cinese ha fermato e ispezionato una nave turistica di Taiwan: gli agenti sono saliti a bordo e per circa 30 minuti hanno controllato alcuni documenti e certificati relativi all’imbarcazione e al personale. La nave è poi stata riaccompagnata in un porto taiwanese dalla guardia costiera di Taiwan, arrivata poco dopo. La nave era partita dall’arcipelago di Kinmen, un gruppo di isole taiwanesi molto vicino alla costa cinese, e stava facendo un giro turistico. Non è chiaro se si trovasse in acque taiwanesi o cinesi quando è stata abbordata. A bordo c’erano 23 passeggeri e 11 membri dell’equipaggio.
Il giorno prima il governo cinese aveva detto che avrebbe intensificato i controlli in mare, dopo che un peschereccio cinese si era ribaltato mentre veniva inseguito dalla guardia costiera di Taiwan, causando la morte di due cittadini cinesi a bordo. Secondo la guardia costiera taiwanese, il peschereccio era entrato in una zona militare.
L’ispezione della guardia costiera cinese è stata criticata dal governo di Taiwan. Il ministro degli Affari marittimi, Kuan Bi-ling, ha detto che l’incidente ha «creato il panico fra la gente e non è negli interessi delle persone su entrambi i lati dello Stretto di Taiwan», il braccio di mare di 160 chilometri che separa l’isola di Taiwan dalla Cina continentale.
Taiwan ha un proprio governo democraticamente eletto, ma riconosciuto da pochissimi altri paesi. La Cina considera Taiwan come una sua provincia ribelle, e ne reclama la sovranità. Le relazioni fra loro sono peggiorate dopo che a gennaio a Taiwan è stato eletto un presidente particolarmente critico verso la Cina.
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