La giunta militare della Guinea ha sciolto il governo del paese
Lunedì la giunta militare al potere dal 2021 in Guinea, in Africa occidentale, ha sciolto il governo del paese. Ha ordinato ai ministri deposti di consegnare alle forze dell’ordine i propri passaporti e veicoli ufficiali, e i loro conti in banca sono stati congelati. La giunta ha ordinato di chiudere i confini del paese finché tutti i passaporti non saranno consegnati.
La decisione è stata annunciata durante una trasmissione televisiva dal segretario generale della presidenza, il generale Amara Camara. Nell’annuncio non sono state comunicate le motivazioni della decisione, né quando sarà nominato un nuovo governo. Camara ha detto che nel frattempo le funzioni dei ministri saranno svolte da altri funzionari di livello più basso.
Guinea’s junta in a surprise move dissolves the government. No reason was given for the decision, which follows a spat between the PM and the justice minister after the latter pushed for an inquiry into some ministry financial directors and state company GMs pic.twitter.com/os2Nid3za3
— Katarina Höije (@katarinah) February 19, 2024
Nel settembre 2021 un colpo di stato aveva deposto il presidente Alpha Condé, il primo democraticamente eletto della Guinea. Il colonnello Mamady Doumbouya, che aveva guidato il colpo di stato, era stato nominato presidente. A ottobre di quell’anno era stato nominato primo ministro Bernard Goumou, che ha mantenuto l’incarico fino a lunedì.
Nel 2022 Doumbouya aveva annunciato che le elezioni per nominare un nuovo governo democratico dovrebbero tenersi nel 2025, alla fine di un periodo di transizione stabilito dalla giunta militare e dalla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (ECOWAS).
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