Il più grave attacco degli Houthi nel mar Rosso finora
È stato compiuto nella notte tra domenica e lunedì dai ribelli yemeniti contro una nave commerciale britannica, che ora rischia di affondare
Nella notte tra domenica e lunedì c’è stato un nuovo attacco contro una nave commerciale in transito nel mar Rosso, anche in questo caso rivendicato dagli Houthi, il gruppo armato sciita che controlla il nord ovest dello Yemen ed è sostenuto dall’Iran. Si tratta dell’attacco più grave compiuto finora dagli Houthi. L’imbarcazione, una nave commerciale britannica e battente bandiera del Belize, è stata colpita da una serie di missili, e secondo quanto riferito da un portavoce degli Houthi rischia ora di affondare. L’equipaggio è stato fatto evacuare su una nave vicina.
Negli ultimi mesi gli Houthi hanno colpito decine di imbarcazioni in transito nel mar Rosso, in quella che hanno presentato come una ritorsione contro i bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza. Nei fatti gli attacchi hanno riguardato navi di vari paesi occidentali, non necessariamente legate a Israele, e hanno causato grossi problemi nel commercio globale: a seguito degli attacchi diverse compagnie hanno smesso di operare in quel tratto di mare, ritenuto non sicuro, e per spostarsi tra il mar Mediterraneo e l’oceano Indiano hanno dovuto affrontare rotte molto più lunghe, con un aumento dei prezzi su molti beni trasportati.
La nave attaccata tra domenica e lunedì si chiama Rubymar: si trovava circa 65 chilometri a sud della città portuale yemenita di Mocha, era partita dall’Arabia Saudita ed era diretta verso la Bulgaria. La Rubymar è stata colpita da due missili, secondo quanto detto dalla società di consulenza marittima Lloyd’s List Intelligence. I missili hanno causato un’esplosione e alcuni danni. Secondo l’azienda britannica di sicurezza marittima Ambrey, l’equipaggio a bordo è stato trasferito su un’altra nave commerciale.
Nel frattempo, lunedì l’Unione Europea ha annunciato l’avvio di una missione navale nel mar Rosso per proteggere le navi commerciali in transito in quel punto. In un comunicato successivo all’approvazione della misura da parte dei ministri degli Esteri dei paesi membri, è stato specificato che la missione dell’Unione ha uno scopo difensivo: servirà a monitorare la situazione marittima, ad accompagnare le navi e a proteggerle da possibili attacchi in mare, senza però partecipare ad attacchi di natura militare, come nel caso dei bombardamenti compiuti in Yemen da Stati Uniti e Regno Unito come ritorsione contro gli attacchi alle navi.
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