La Commissione Europea ha aperto un’indagine contro TikTok

uno schermo col logo di tiktok
(AP Photo/Kiichiro Sato, File)

La Commissione Europea ha avviato un’indagine formale contro TikTok per presunte violazioni del Digital Services Act (DSA), la legge europea che riguarda la sicurezza e la trasparenza dei servizi digitali. Secondo un comunicato della Commissione, le indagini preliminari indicano che il social network potrebbe aver commesso delle violazioni riguardo alle norme sulla trasparenza e sulla tutela dei minori. Nei prossimi tempi saranno svolte ulteriori indagini, che prevedono la raccolta di nuove prove, ma anche colloqui e ispezioni in azienda.

L’indagine della Commissione cercherà di stabilire se esistano sistemi sufficienti per ridurre la possibilità che gli algoritmi di TikTok portino allo sviluppo di una dipendenza; se il sistema di verifica dell’età degli utenti sia efficace e se i dati degli utenti minorenni vengano tutelati adeguatamente; se sia stato creato un archivio delle inserzioni pubblicitarie; e se sia stato permesso adeguatamente l’accesso dei ricercatori ai dati pubblici della piattaforma.

La normativa europea, entrata in vigore lo scorso agosto, era stata applicata per la prima volta a dicembre, quando la Commissione aveva aperto una procedura di infrazione contro X (l’ex Twitter), sospettata di aver violato gli obblighi relativi al contrasto dei contenuti illegali e della disinformazione, così come gli obblighi di trasparenza e di aver usato un design ingannevole nell’interfaccia degli utenti.

– Leggi anche: La Commissione Europea ha avviato una procedura di infrazione contro X

Il DSA aggiorna una direttiva sull’e-commerce di circa vent’anni fa e regola l’attività delle piattaforme che fanno da intermediarie tra aziende che offrono prodotti, servizi o contenuti e gli utenti che ne fanno uso. Si applica a tutte le aziende che operano online, ma è particolarmente rigida nei confronti delle piattaforme con oltre 45 milioni di utenti attivi nell’Unione Europea, le cosiddette “Big Tech”, tra cui anche Facebook, Instagram, TikTok e YouTube.

In particolare le nuove norme comportano che queste aziende siano più trasparenti sui loro dati e algoritmi, oltre che sulle loro attività, e più attente nel moderare, filtrare, bloccare o rimuovere contenuti nocivi o pericolosi. Il regolamento prevede tempi rapidi per la rimozione di contenuti e l’obbligo per le aziende di sospendere gli utenti che abbiano violato più volte il regolamento. Per verificare le attività delle aziende, il DSA prevede controlli annuali e, nel caso di infrazioni ripetute, sanzioni che possono arrivare fino a un massimo del 6 per cento del fatturato annuo.