Le indagini sulla morte di cinque lavoratori nel crollo in un cantiere a Firenze
Oltre ad accertare se i cinque lavoratori morti fossero assunti regolarmente si dovrà verificare la qualità del progetto e dei materiali utilizzati nel cantiere
La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nell’incidente sul lavoro avvenuto venerdì mattina nel cantiere di un supermercato Esselunga, a Firenze, dove sono morte cinque persone. Chi indaga si sta concentrando soprattutto su quattro aspetti: i contratti dei lavoratori, le autorizzazioni delle ditte a cui sono stati commissionati i lavori, le manovre eseguite sulla trave che è crollata e la qualità dei materiali utilizzati. Venerdì e sabato sono stati ascoltati i primi testimoni. Per ora i reati ipotizzati dalla procura sono omicidio colposo plurimo e crollo colposo.
L’incidente è avvenuto venerdì mattina poco prima delle 9. Non ci sono ancora certezze su cosa sia davvero successo. Da una prima ricostruzione sembra che tre operai stessero sistemando una grande trave di cemento armato su un sostegno al quarto piano: la trave è caduta per circa 12 metri distruggendo due solai sottostanti dove erano al lavoro cinque persone. Secondo la testimonianza di alcuni operai, invece, la trave era già stata posizionata nei giorni scorsi e improvvisamente avrebbe ceduto da un lato causando il crollo dei solai sottostanti.
I corpi di tre lavoratori sono stati recuperati dai soccorritori nel pomeriggio di venerdì, quello di un quarto lavoratore all’alba di sabato. I vigili del fuoco sono al lavoro per trovare il corpo del quinto lavoratore ancora disperso: sabato nel cantiere è stata installata una gru per sollevare le macerie. L’operazione è piuttosto complessa perché va garantita la sicurezza dei vigili del fuoco impegnati nelle ricerche.
❌ #Firenze, crollo cantiere edile: da due giorni e due notti i #vigilidelfuoco scavano senza sosta tra le macerie. Proseguono le ricerche dell’ultimo disperso da parte del nucleo #USAR [#18febbraio 8:30] pic.twitter.com/3R6PAbfIx6
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) February 18, 2024
Già venerdì diversi sindacalisti avevano messo in dubbio il rispetto dei contratti all’interno del cantiere dove secondo la relazione dell’azienda sanitaria lavoravano ben 61 ditte tra appalti e subappalti. Secondo diversi giornali, dai primi accertamenti sembra che almeno uno dei lavoratori morti non avesse il permesso di soggiorno e quindi fosse stato assunto in modo irregolare. Si dovrà accertare anche se tutti i lavoratori fossero assunti con un regolare contratto del settore edile e non con un contratto del settore metalmeccanico, che comporta una diversa formazione.
Tutta l’area del cantiere è stata sequestrata, in particolare la zona in cui è crollata la trave. I magistrati dovranno stabilire se l’incidente è avvenuto per un difetto dei materiali utilizzati per costruire la trave e la struttura, se è stato fatto un errore nel progetto degli elementi prefabbricati oppure un errore nella posa della trave. Nei prossimi giorni saranno ascoltati i lavoratori che manovravano la gru al quarto piano, ora ricoverati in ospedale con traumi non gravi alla schiena. La procura di Firenze commissionerà anche una perizia a un tecnico chiamato a indagare sulla qualità del materiale utilizzato nel cantiere.