Lo stato di Saint Vincent e Grenadine ha confermato una legge che criminalizza i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso
L’Alta Corte di Saint Vincent e Grenadine, stato insulare che si trova nel sud del mar dei Caraibi e che fa parte dei “reami del Commonwealth”, un’eredità dell’Impero britannico, ha respinto un ricorso presentato contro una legge che criminalizza i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso. Il ricorso era stato presentato da Javin Johnson e Sean Macleish, due uomini gay che avevano sostenuto di essere stati costretti a lasciare Saint Vincent e Grenadine a causa del loro orientamento sessuale.
La legge che criminalizza i rapporti omosessuali è contenuta nel codice penale redatto quando l’isola era una colonia britannica, e prevede fino a 10 anni di carcere per le persone che hanno rapporti sessuali con persone dello stesso sesso. Nella piccola isola, dove vivono circa 110mila persone, la legge viene raramente applicata, ma contribuisce allo stigma, alle discriminazioni e agli abusi nei confronti delle persone omosessuali. Saint Vincent e Grenadine è una delle sei nazioni caraibiche che prescrivono ancora pene detentive per persone gay e lesbiche, insieme a Giamaica, Dominica, Santa Lucia, Guyana e Grenada.