Un noto sacerdote e benefattore sudcoreano è stato condannato per abusi sessuali
Chun Ki-won, che in passato aveva ricevuto lodi dalla stampa internazionale per aver aiutato molte persone a fuggire dalla Corea del Nord
Chun Ki-won, un pastore protestante della Corea del Sud noto anche all’estero per aver aiutato molte persone a scappare dalla Corea del Nord, è stato condannato a cinque anni di carcere per aver abusato sessualmente di cinque adolescenti nordcoreane. Tra queste alcune risiedevano in un collegio per minori scappati dalla Corea del Nord, gestito proprio dall’associazione di Chun Ki-won a Seul.
Chun era stato accusato di molestie sessuali da sei persone: una delle accuse è stata rigettata dai giudici, mentre le altre cinque sono state accolte. Oltre alla pena in carcere, Chun non potrà lavorare a contatto con bambini e persone con disabilità per altri cinque anni, e dovrà partecipare a 80 ore di sedute riabilitative per persone condannate per reati sessuali. Chun aveva negato tutte le accuse, ma secondo il giudice le testimonianze delle vittime erano «irrefutabili» e contenevano elementi che non potevano essere affermati senza «un’esperienza diretta delle circostanze».
Chun Ki-won, 67 anni, aveva iniziato ad aiutare persone nordcoreane a fuggire dal loro paese nel 1999 tramite Durihana, una Chiesa missionaria che aveva creato in Cina. Le persone potevano passare dalla Corea del Nord alla Cina, dato che la frontiera fra le due non è sorvegliata tanto quanto quella fra le due Coree, e poi dalla Cina venivano fatte scappare in Corea del Sud o in altri paesi. Nel 2002 fu arrestato dalla polizia cinese e detenuto per 8 mesi. L’associazione Durihana ha detto di aver aiutato più di mille persone a fuggire dalla Corea del Nord.
Col tempo la sua associazione è cresciuta molto, fino a diventare la principale organizzazione impegnata nell’assistenza ai profughi nordcoreani. Nel 2009 fu fondata la Durihana International School, il collegio dove sono avvenuti alcuni degli abusi per cui Chun Ki-won è stato condannato. Per il suo lavoro Chun era stato molto apprezzato sia in patria che all’estero. Alcuni giornali internazionali lo avevano descritto come “lo Schindler dell’Asia”, in riferimento a Oskar Schindler, l’industriale tedesco che salvò un migliaio di bambini ebrei dalla Shoah durante la Seconda guerra mondiale, reso celebre da un film di Steven Spielberg.
Si stima che negli ultimi trent’anni più di 30mila nordcoreani siano scappati dal proprio paese per fuggire dalla povertà e dalla dittatura e trovare condizioni di vita migliori in Corea del Sud. Oltre a essere illegale, lasciare la Corea del Nord non è affatto semplice e implica rischi enormi per la propria sicurezza e per quella dei familiari che restano nel paese.
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