Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che alcuni “sabotatori” sono stati fermati al confine tra Bielorussia e Ucraina
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che un numero imprecisato di quelli che ha definito «sabotatori» sono stati fermati al confine tra la Bielorussia e l’Ucraina. Lukashenko ha fatto riferimento a «cittadini ucraini che stavano cercando di entrare attraverso il confine» con il paese, mentre «trasportavano esplosivi per compiere sabotaggi, principalmente nei territori di Russia e Bielorussia».Tutti i sabotatori sono stati fermati, ha aggiunto, specificando che tra di loro c’erano anche cittadini bielorussi.
Giovedì le autorità della regione di Lel’čycy, nel sud della Bielorussia, avevano detto di aver compiuto «un’operazione di controterrorismo» vicino al confine con l’Ucraina, senza tuttavia specificarne i dettagli. Sempre secondo Lukashenko, comunque, le forze dell’ordine bielorusse fermerebbero presunti sabotatori «due o tre volte alla settimana».
La Bielorussia è una stretta alleata della Russia, che già in passato aveva accusato l’Ucraina di aver mandato dei «sabotatori» nel proprio territorio per compiere degli attacchi. Era successo per esempio nel marzo del 2023, quando il governo russo aveva detto che un gruppo di combattenti aveva ucciso due persone e ferito un bambino in un attacco contro i civili nella zona di Bryansk, sempre vicino al confine con l’Ucraina. Il governo ucraino aveva negato di avere qualche responsabilità al riguardo e, al contrario, aveva accusato la Russia di diffondere falsità per giustificare i propri attacchi.
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