È stato trovato il basso preferito di Paul McCartney
Rubato nel 1972, era nella soffitta di una famiglia inglese, che si è fatta viva dopo la diffusione di un appello online per trovarlo
È stato trovato il primo basso suonato da Paul McCartney, cantante, bassista e compositore dei Beatles, rubato nel 1972 e sparito nel nulla da allora. Il basso è stato trovato grazie alla campagna The Lost Bass Project, che era stata avviata lo scorso settembre per rispondere a una richiesta di aiuto dello stesso McCartney. Pochi giorni dopo, vedendo gli appelli online, uno studente di Hastings, in Inghilterra, si era accorto che il vecchio basso che conservava in soffitta, appartenuto al padre, era identico a quello che il musicista stava cercando.
Lo strumento è stato restituito a McCartney dopo essere stato autenticato e la notizia è stata confermata ieri, dopo mesi, con una nota pubblicata sul suo sito ufficiale: McCartney ha scritto di essere «incredibilmente grato» a tutte le persone coinvolte nella ricerca.
Il basso è del produttore tedesco Höfner e McCartney lo aveva acquistato in Germania nel 1961 per 30 sterline (oggi costerebbe circa 900 euro) ma nel 1972, poco dopo lo scioglimento dei Beatles, se ne erano perse le tracce. All’inizio nei Beatles McCartney suonava la chitarra ritmica e cominciò a suonare il basso proprio nel 1961, quando il primo bassista, Stuart Sutcliffe, lasciò la band. In vista di una lunga serie di concerti tra l’aprile e il luglio dello stesso anno al Top Ten Club di Amburgo, McCartney ordinò il basso Höfner 500/1 a un negozio di musica della città tedesca. In un’intervista data nel 1966 alla rivista Beat Instrumental disse che possedeva tre modelli di Höfner, ma che quello era il suo preferito.
Come scrive il Guardian, l’Höfner 500/1 gli piaceva particolarmente per via della sua cassa simmetrica, che richiamava la forma di un violino: «a me, che sono mancino, sembrava meno stupido perché era simmetrico. Mi ci sono appassionato. E una volta comprato, me ne sono innamorato», ha detto McCartney.
La campagna The Lost Bass Project è stata avviata online da Nick Wass, un dipendente della Höfner che si occupa sia di disegnare chitarre che di marketing, e che ha scritto un libro dedicato alla storia dello strumento perduto. Parlando con la BBC, Wass spiegò che fu proprio McCartney a chiedere all’azienda di provare a rintracciarlo. Hanno collaborato al progetto anche Scott e Naomi Jones, una coppia di giornalisti e produttori televisivi che hanno lavorato su diverse inchieste e documentari.
Come si legge sul sito del Lost Bass Project, il basso fu usato da McCartney per registrare i primi due album dei Beatles, Please Please Me e With The Beatles, ed è lo stesso che si sente in Love Me Do, She Loves You e altri singoli di successo. Secondo quanto risulta a Wass e ai Jones, fu rubato nell’ottobre 1972 da un furgone usato per trasportare l’attrezzatura durante la notte.
«La prima sorpresa è stata scoprire che il basso fosse effettivamente stato rubato», ha detto Scott Jones in un’intervista al programma Today di BBC Radio 4. Inizialmente infatti si pensava che il basso fosse scomparso nel 1969, dopo la famosa ultima esibizione dei Beatles sul tetto del loro quartier generale di Savile Row, nel centro di Londra.
Secondo le ricostruzioni fatte dal Bass Project, una volta che il ladro si rese conto del valore del basso rubato, lo portò in un pub vicino a casa sua e lì sarebbe rimasto per 51 anni. «La chitarra non ha mai lasciato la famiglia», ha detto Jones. «Quando abbiamo iniziato questa ricerca pensavamo che potesse essere ovunque nel mondo. Ci sono grandi collezionisti in Giappone, qualche storia ci portava nella casa di un milionario in Giamaica, ma in realtà tutto questo è avvenuto in un’area a pochi chilometri da Notting Hill e dintorni».