Prabowo Subianto dice di aver vinto le elezioni presidenziali in Indonesia
Gli scrutini non sono ancora finiti, ma secondo i "conteggi rapidi" non ufficiali di quattro sondaggisti indipendenti ha preso il 58 per cento dei voti
Mercoledì in Indonesia, il quarto paese più popoloso al mondo, si sono tenute le elezioni presidenziali: gli scrutini sono molto lenti e quindi i risultati ufficiali sono attesi per il 20 marzo, ma il ministro della Difesa Prabowo Subianto ha già annunciato la propria vittoria. Prabowo si è basato sui “conteggi rapidi” non ufficiali di quattro sondaggisti indipendenti, secondo cui avrebbe ottenuto circa il 58 per cento dei voti, più del doppio del secondo candidato più votato, l’ex governatore di Giacarta Anies Baswedan.
Anies, che secondo le stime è stato votato circa dal 25 per cento degli elettori, ha detto che rispetterà il risultato ufficiale quando verrà annunciato. Non c’è molta ragione di credere che i “conteggi rapidi” abbiano torto, però, dato che in varie elezioni precedenti si sono rivelati piuttosto accurati. Sia la campagna di Anies che quella di Ganjar Pranowo (rispettivamente ex governatori di Giacarta e Giava Centrale) in precedenza avevano parlato di «frodi strutturali, sistemiche e di massa» nel sistema elettorale indonesiano, senza però fornire prove a sostegno dell’accusa.
Prabowo fa parte del Partito del movimento della grande Indonesia, nazionalista e di destra, ed è molto vicino all’élite più tradizionale del paese. È sostenuto da gruppi islamici radicali che spesso agiscono come una sorta di polizia morale ed è l’ex marito della figlia del generale Suharto, dittatore dell’Indonesia per tre decenni. È stato, tra le altre cose, accusato di aver organizzato il rapimento e la tortura di alcuni attivisti prima delle manifestazioni antigovernative del 1998, quando era a capo dell’esercito dal quale fu poi espulso. Si era già candidato alla presidenza nel 2014 e poi nel 2019, perdendo entrambe le volte contro il presidente uscente Joko Widodo, che per il suo secondo mandato l’aveva però scelto a sorpresa come proprio ministro della Difesa e poi l’ha sostenuto come suo successore alla presidenza contro la volontà del proprio partito (il Partito democratico indonesiano di lotta, liberaldemocratico).
Le maggiori preoccupazioni espresse dai giornali, soprattutto internazionali, su Prabowo alla presidenza dipendono comunque dal suo passato e dai suoi legami con l’ex dittatore del paese, ma anche da alcuni episodi che hanno riguardato il suo mandato da ministro della Difesa, a partire dal fatto che in passato si è mostrato piuttosto favorevole alla Russia nel contesto della guerra in Ucraina. A questo si aggiunge il fatto che ha detto che l’Indonesia avrebbe bisogno di un leader autoritario, ha tentato di abolire l’elezione diretta degli amministratori regionali ed è stato accusato di aver annullato arbitrariamente le manifestazioni elettorali dei gruppi vicini agli altri due candidati e aver intimidito gli oppositori.
È stato considerato preoccupante anche il fatto che Prabowo abbia scelto come proprio vicepresidente Gibran Rakabuming Raka, figlio maggiore di Widodo. Il meccanismo con cui questo è stato reso possibile ha creato molte preoccupazioni sulla salute della democrazia del paese: lo scorso ottobre, infatti, il più alto tribunale dell’Indonesia (presieduto dal cognato di Widodo) aveva modificato le regole di ammissibilità alla vicepresidenza adattandole al figlio del presidente, che senza questi cambiamenti non avrebbe potuto candidarsi perché troppo giovane. Il tribunale aveva dunque abbassato l’età minima a 35 anni con clausola per il candidato di essere almeno stato sindaco per un mandato, come per l’appunto Gibran.
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