In Corea del Sud tre membri della polizia sono stati condannati per aver modificato le prove legate alla strage di Halloween di Seul
In Corea del Sud due ufficiali e un agente della polizia di Seul sono stati condannati per aver distrutto dei documenti che dimostravano che la polizia era al corrente dei rischi per la sicurezza esistenti nella notte di Halloween del 2022. Quella sera durante i festeggiamenti per Halloween 158 persone morirono nella calca, la maggior parte di loro per asfissia, intrappolate in un vicolo largo poco più di 3 metri vicino al quartiere Itaewon, nel centro della città. I documenti erano stati distrutti per timore che la scoperta della loro esistenza da parte dell’opinione pubblica potesse causare ripercussioni legali contro la polizia.
Park Seong-min, al tempo direttore del dipartimento per le informazioni sulla pubblica sicurezza della polizia di Seul, è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere. Kim Jin-ho, che ricopriva lo stesso ruolo nella stazione di polizia di Yongsan, è stato condannato a un anno di carcere con pena sospesa. Il giudice li ha ritenuti colpevoli di aver ordinato a Kwak Young-seok, al tempo tenente nella stazione di Yongsan, di distruggere un rapporto interno sui rischi per la sicurezza legati ai festeggiamenti, scritto prima della strage. Kwak è stato condannato a quattro mesi con pena sospesa.
La sera della strage nel quartiere Itaewon erano stati schierati 137 poliziotti, un numero che la procura ha giudicato nettamente insufficiente per gestire l’enorme folla che stava festeggiando Halloween, la prima festività dopo la fine delle restrizioni pandemiche. A gennaio il capo della polizia di Seul, Kim Kwang-ho, è stato incriminato per negligenza professionale per la gestione della situazione.
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